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ROGGIANO GRAVINA (CS) – Un macabro mistero nel piccolo cimitero di Roggiano Gravina, dove nella notte scorsa è stata trafugata la salma di Ida Giglio, la moglie del noto avvocato Giosuè Greco, morto anche luima appena un mese fa. I profanatori hanno portato via solo quel che rimaneva del corpo ormai in avanzato stato di decomposizione della settantenne  deceduta tre anni fa, e hanno lasciato lì la bara vuota, e un’aria irrespirabile. 

La scoperta è stata fatta questa  mattina ed è stata denunciata ai carabinieri di Roggiano che hanno avviato indagini condotte insieme ai militari del nucleo investigativo della compagnia di San marco Argentano. Ad avvisarli è stato il custode del cimitero, dopo essere stato allertato da una signora in visita ai parenti defunti. La cappella era aperta e il loculo che conteneva la salma della donna era sfondato, la bara aperta. 

Secondo le prime indiscrezioni sulla dinamica, sembrerebbe che i malviventi siano entrati nel cimitero durante la natte. Hanno aperto la porta della cappella di famiglia dei Greco e hanno colpito la lapide marmorea per romperla e accedere al muro sottostante. Con una mazza da carpentiere è stata aperta un’ampia breccia tra i mattoni ed è stata estratta la bara. Dopo aver forzato il coperchio in legno, i ladri hanno tagliato l’involucro in zinco sigillato che custodiva la salma e lo hanno aperto coma un barattolo di pomodori. 

Ma, al di là della semplice dinamica, sulla quale indaga la procura di Cosenza, resta il grande mistero sul perché. Si tratta infatti di un gesto per ora inspiegabile. Nel paese sconvolto, adesso, sono tante le ipotesi sul macabro vilipendio. Una profanazione a fini satanici; una vendetta postuma; oppure un meschino tentativo di estorsione? Quest’ultima ipotesi viene però categoricamente esclusa dai parenti della donna, gli stessi che appena appreso il fatto si sono recati nel cimitero dove hanno assistito a una scena che li ha pesantemente sconvolti. La coppia, tra l’altro, non aveva figli. La letteratura sul satanismo conferma, invece, che la violazione di salme avviene con una certa frequenza. E spesso si registrano violazione di sepolcri e vilipendio di cadaveri. Gli inquirenti al momento non hanno fatto sapere quale sia la pista più accreditata.

 

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