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CATANZARO – La solidarietà dei sindaci della provincia di Catanzaro, ma soprattutto la volontà di confermare un rapporto sinergico tra le istituzioni: è questo il messaggio scaturito dall’incontro avvenuto questa mattina, nell’Ufficio territoriale del Governo, tra il prefetto Antonio Reppucci e i primi cittadini dell’Anci della Calabria, all’indomani dell’intimidazione subita dallo stesso prefetto, destinatario di una busta con un proiettile calibro 7,65. Al tavolo di presidenza, oltre al prefetto, anche il presidente della Provincia, Wanda Ferro, e il decano dei sindaci, Guido Rhodio. In platea, nella sala tricolore, la gran parte dei primi cittadini del Catanzarese. È stato il presidente dell’Anci piccoli comuni, Michele Drosi, sindaco di Satriano (Cz) a sottolineare il motivo dell’incontro.

I primi cittadini, tutti con la fascia tricolore, hanno accolto l’ingresso di Reppucci in piedi e con un forte e prolungato applauso. «Vogliamo esprimere la nostra solidarietà al prefetto Reppucci – ha detto il sindaco di Satriano – perchè è sempre vicino ai territori, quotidianamente vicino a noi amministratori rispetto ai problemi che viviamo in questa stagione di grandi difficoltà».
Nel condannare quello che è ha definito «un gesto vigliacco», Drosi ha spiegato che «spesso e volentieri i toni non aiutano ad evitare queste iniziative che devono essere condannate», riferendosi al post elezioni di Catanzaro, dove si registrano polemiche sulla regolarità del voto. D’altronde, l’intimidazione rivolta al prefetto faceva esplicito riferimento alle elezioni comunali del capoluogo calabrese. Da Reppucci, visibilmente commosso, sono arrivate parole di ringraziamento per la presenza massiccia di sindaci e per la solidarietà dimostrata. «Nei momenti difficili siamo capaci di aggregarci, nei grandi momenti sappiamo fare emergere la coesione sociale. L’intimidazione ricevuta – ha aggiunto – non mi ha scalfito nemmeno un pò e non ho alcuna intenzione di lasciare la Calabria, dove spero di poter rimanere ancora a lungo». Il prefetto, infine, ha sottolineato il ruolo delle istituzioni e, in particolare, quello dei sindaci, «in trincea – ha concluso – in questo momento di crisi e povertà».

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