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CATANZARO – Una vita di stenti conclusa a Catanzaro Lido, nel pegiore dei modi. Un quarantunenne bielorusso senza fissa dimora, Danilau Dzmitry è morto per le percosse rimediate durante una lite, forse per contendersi il posto migliore nel quale chiedere l’elemosina. Le botte rimediate lo hanno spinto fino in ospedale a chiedere di essere curato. Ma al nosocomio, secondo le prime ipotesi investigative, l’uomo non avrebbe ricevuto assistenza e sarebbe stato escluso il suo ricovero.
E così Danilau è morto a distanza di poche ore in una casa abbandonata del lido. Ora tre persone sono finite nel registro degli indagati: Tropec Artiom, lituano di 25 anni, e due medici del pronto soccorso cittadino. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e cooperazione nel delitto. Il primo avrebbe picchiato selvaggiamente la vittima nel corso di un litigio, i secondi non avrebbero prestato le cure necessarie una volta che il cittadino bielorusso si era presentato in ospedale.
Sull’edizione del Quotidiano in edicola il servizio completo di Saverio Puccio.
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