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REGGIO CALABRIA – «I Bronzi sono in salute e possono viaggiare»: a rilanciare il sasso nello stagno il direttore per la valorizzazione del patrimonio e dei musei italiani del Ministero, Mario Resca, già Ad di McDonald Italia e teorico dei Guerrieri al G8. L’annuncio della inedita diagnosi nel corso della trasmissione Rai “Uno Mattina” risveglia antichi e recenti incubi per i reggini. Un annuncio che, tra l’altro, arriva all’indomani della richiesta da parte della Royal Academy di Londra di un Bronzo solo, per questioni di budget. Ma se gli inglesi vedranno a breve tramontare il progetto appena si vedranno ricapitare il “no” della soprintendente archeologica Bonomi, altre mete sperano ancora di ottenere l’agognato risultato. Di nuovo c’è poco o nulla, ma il riaccendersi del tema in queste ultime settimane, con il museo che non apre e i Bronzi in stand-by, fa fare cattivi pensieri. Dallo studio Rai il governatore Giuseppe Scopelliti tranquillizza: «Solo con il placet dei reggini e se l’offerta è allettante». Peccato che Vittorio Sgarbi spenga l’orgoglio reggino: «Decide lo Stato, si mandino subito in America». Non senza, poi, attaccare con veemenza i restauratori, rei, secondo il critico, di «aver raccontato balle». «I Bronzi stanno benissimo – ha rafforzato il concetto Sgarbi – il restauro si poteva fare in quattro giorni, altro che in mesi e mesi. Questa storia della fragilità è una balla». E intanto sulla questione tournèe si scatena il toto-prezzo. Ma quanto varranno questi benedetti Bronzi, si chiedono i conduttori della nota trasmissione Rai. «Il prezzo giusto per valorizzare un patrimonio dalle così alte potenzialità», è la risposta, diplomatica, del manager dei tesori Mario Resca.
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