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PAOLA (COSENZA) – Mauro Nucaro, ex presidente del Cosenza Calcio, nonché supertestimone del caso Eolico, assieme a suoi ex soci Giancarlo D’Agni (indiziato chiave dell’inchiesta sull’energia rinnovabile), Mario Lo Po (pure indagato nella medesima vicenda giudiziaria) e Patrice Malomo, sono stati rinviato a giudizio per peculato dal gup del tribunale di Paola, Carmine De Rosa, quali rappresentati della Sogefil Riscossione, Spa (ex Saigese, Spa), in relazione ad un contratto con la giunta municipale di Lago, paese del basso Tirreno cosentino, per l’incasso di tasse comunali. 

Nel corso dell’udienza preliminare, la pubblica accusa rappresentata dal sostituto procuratore Maria Camodeca, ha chiesto e ottenuta la riqualificazione del reato originariamente contestato, che da frode nelle pubbliche forniture è stato modificato in peculato. Variazione avallata dal gup, che oltre ai suddetti quattro soci ha mandato sotto processo anche Roberto Martelli, Giovanna Trovato e Stefano Martella, altri amministratori della Sogefil. 

Secondo la procura di Paola gli imputati “con più azioni del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi, non adempivano agli obblighi derivanti dai citati contratti di affidamento del Comune di Lago e, pertanto, inerenti ad un pubblico servizio, non riversando nei termini contrattuali le somme incassate, nè le somme dovute per anticipazioni ed il contributo annuale (ad eccezione dell’anno 2004), nonostante molteplici solleciti dell’Ente, con danno per quest’ultimo e indebito vantaggio patrimoniale per la società concessionaria del servizio”. 

Nel procedimento penale l’Ente locale si è costituito parte civile, rappresentato nella seduta camerale  dall’avvocato Gregorio Barba.

Mauro Nucaro, noto per essere stato presidente del Cosenza Calcio, successivamente passato alla ribalta delle cronache per le sue rivelazioni che hanno innescato l’inchiesta sulle presunte tangenti dietro la realizzazione di vari parchi eolici in Calabria, dopo aver appreso della decisione del gup di Paola, si è detto “sereno e certo di una futura assoluzione in giudizio”. 

«I fatti contestati – ha riferito Nucaro – si riferiscono ad un contratto firmato in un periodo  antecedente al mio arrivo alla società e pertanto riguardano la precedente gestione della Saigese. Io questa situazione con il Comune di Lago, praticamente l’ho ereditata e quanto ipotizzato dalla procura si riferisce a circostanze precedenti in cui non c’entro niente. Credo che nel processo che si terrà riuscirò a dimostrare, senza problemi, la mia totale estraneità alla questione».

 

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