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CATANZARO – Si rinserrano le fila nei Tribunali di Catanzaro e Reggio Calabria. Il plenum del Csm si è pronunciato sui nomi dei magistrati che entro due mesi andranno a coprire i posti vacanti nel distretto del capoluogo e nella città dello Stretto. 

I quattro posti vacanti di consigliere della Corte di appello di Catanzaro saranno coperti da Giancarlo Bianchi (giudice del Tribunale di Vibo Valentia), Teresa Chiodo (giudice del Tribunale per i minori di Catanzaro), Antonio Rizzuti (giudice del Tribunale di catanzaro) e Ippolita Luzzo (giudice del tribunale per i minori di Catanzaro). Ad indossare la toga di sostituti procuratori generali della Repubblica presso la Corte d’appello di Catanzaro arrivano, invece, Salvatore Maria Curcio e Maria Alessandra Ruberto, attualmente sostituti procuratori rispettivamente dei Tribunali di Catanzaro e Lamezia Terme. 

Il posto di consigliere della Corte d’appello di Reggio Calabria è, invece, stato assegnato a Francesco Petrone, giudice del Tribunale di Reggio Calabria, mentre nessuna domanda è pervenuta per la copertura di due posti di sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Reggio Calabria.

Le delibere del plenum del Csm  dovranno ora essere pubblicate sul bollettino del ministero della Giustizia. Quindi, entro un mese dovrà avvenire il cambio di sede dei magistrati, per cui, salvo richieste di anticipato o posticipato possesso, già prima dell’estate saranno coperti i posti vacanti. 

A Catanzaro, inoltre, proprio ieri, presso la Procura ordinaria, si sono insediati i due magistrati di prima nomina, Vincenzo Russo e Saverio Vertuccio, rispettivamente di 34 e 43 anni. Il primo, operante nel secondo settore, si occuperà dei reati contro la pubblica amministrazione, Vertuccio, invece, nel quarto settore, dei reati contro la persona,  subentrando al sostituto procuratore Simona Rossi, trasferita alla Dda, con competenza su Vibo, insieme al sostituto  Alberto Cianfarini, che si occuperà di Paola, al posto di Gianpaolo Boninsegna, a sua volta trasferito alla Procura ordinaria per i reati contro il patrimonio.

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