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TROPEA (VV) – Avevano accumulato debiti con il Comune di Tropea per tasse non pagate per alcune migliaia di euro ed erano ineleggibili, ma al momento della proclamazione avevano dichiarato il falso. Per questo motivo sette consiglieri del Comune di Tropea, una delle più note località turistiche calabresi, tra i quali quattro assessori, hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini dalla Procura di Vibo Valentia con l’accusa di false attestazioni a pubblico ufficiale. I sette, al momento dell’elezione, avevano dichiarato di non avere motivi di incompatibilità con la carica. In realtà dalle indagini condotte dalla guardia di finanza di Vibo Valentia è emerso che erano debitori da più anni verso l’ente e come tali non avrebbero potuto essere eletti. Il debito più basso era di 610 euro, ma in alcuni casi sono stati superati i 10 mila euro con l’accumulo delle tasse sui rifiuti, sull’acqua e l’Ici non pagate. L’inizio dei mancati pagamenti risale alla fine degli anni ’90 ed in questo periodo l’ente aveva provveduto a inviare ai cittadini morosi solleciti ed ingiunzioni. I consiglieri, negli ultimi tempi, hanno saldato, almeno in parte, il debito, dopo che la minoranza consiliare di Tropea aveva sollevato la questione nel corso di una seduta dell’assise comunale. Ma secondo la Procura di Vibo Valentia ciò non li esime dal reato di falso: era stato il procuratore in persona ad aprire il fascicolo dopo che il caso era stato posto in Consiglio comunale.
A Tropea si è votato per le amministrative nel marzo 2010 e fu proclamato sindaco Adolfo Repice, a capo della lista civica Passione Tropea, per soli tre voti di vantaggio su Gaetano Vallone, della lista civica Uniti per la rinascita. Il risultato è stato ribaltato il 3 agosto scorso dal Consiglio di Stato che ha indicato Vallone nuovo sindaco per un voto.
L’avviso di conclusione indagini è stato notificato ai consiglieri Francesco Addolorato, Saverio Caracciolo, Giuseppe De Vita, Vito Piccolo, Lucio Ruffa, Mario Sammartino, della nuova maggioranza, e Francesco Pontorieri, eletto con Repice e escluso dall’assemblea dopo la decisione del Consiglio di Stato. De Vita, Piccolo, Ruffa e Sammartino sono anche assessori. Un avviso è stato notificato anche al responsabile dell’area economica finanziaria del Comune, Matteo Mazzitelli.
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