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REGGIO CALABRIA – L’azienda ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria avvierà un’indagine interna per ricostruire quanto accaduto nel nosocomio di Reggio Calabria dove è stato condotto Claudio, il giovane gay, aggredito da un gruppo di coetanei e poi umiliato per l’ironia di un infermiere. Lo ha reso noto il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, dopo essersi sentito telefonicamente con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Carmelo Bellinvia, incontrando i rappresentanti del comitato cittadino dell’Arcigay. Il sindaco Arena ha annunciato che l’amministrazione comunale seguirà l’evolversi giudiziario della vicenda per costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili dell’aggressione.   «Oltre allo sdegno immediatamente sorto per ciò che è successo – è scritto in una nota del Comune di Reggio Calabria – il sindaco ha manifestato la solidarietà a Claudio, giovane vittima dell’aggressione, insieme all’augurio di una pronta guarigione». «La nostra – ha detto Arena – non è una città omofoba, e i comportamenti scellerati di qualche bullo dalla mentalità distorta non possono essere assunti a simbolo di una intera comunità. Detti episodi, che altrove sono una drammatica realtà, da noi si sono verificati molto raramente; è proprio per questo che bisogna reagire con forza e decisione affinchè non prenda piede anche da noi la cultura dell’intolleranza. Spero che i responsabili di un gesto cosi vigliacco siano al più presto identificati e puniti con la massima severità che il caso richiede».

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