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Sono scaduti oggi i termini per presentare le liste, in vista delle elezioni di maggio. In Calabria, ad essere interessati all’elezione del sindaco e del Consiglio, sono 84 Comuni. In Provincia di Catanzaro sono 19, a Cosenza 26, 2 a Crotone, 24 a Reggio e 13 a Vibo. Sarebbe interessante capire quanti, tra le centinaia di aspiranti sindaci, hanno inserito nei loro programmi il termine “emigrazione”. In fondo, si è sempre detto che il Comune rappresenta l’Istituzione “più vicina ai cittadini”. Dovrebbe essere inteso, quindi, anche vicina ai “cittadini che sono andati lontano”.
E’ pur vero che gli enti locali, nella nostra Regione, hanno complessivamente dimostrato, da sempre, maggiore attenzione verso i compaesani emigrati rispetto ad enti che dispongono di ben altre risorse economiche. In giro per le municipalità, soprattutto d’estate, non è raro imbattersi, tra sagre della melanzana ripiena ed ogni altra tipicità gastronomica, nella “festa dell’emigrato”. Che io preferisco definire “giornata dell’emigrato”, in quanto vi è ben poco di cui festeggiare.
Un paragrafetto su queste tematiche nei programmi elettorali, però, non guasta di certo. Per dimostrare che l’attenzione verso chi è “out of Calabria” non è lasciata alla buona volontà ed alla sensibilità dei singoli amministratori, bensì un impegno politico-amministrativo a tutti gli effetti, da sottoscrivere con gli elettori. Cosa ne pensate?

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