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COSENZA – Una “grande opportunità di riqualificazione non solo di una piazza bensì della città”, funzionale alle esigenze di mobilità sostenibile e di accessibilità per l’intera area urbana: è il nuovo progetto di piazza Bilotti, un’opera che era già nei “cassetti” del Comune ma rivalutata con una nuova cifra stilistica dal sindaco Mario Occhiuto. Un’articolazione architettonica e funzionale dell’opera in progetto che prevede diverse novità ed interventi : una vasta area parcheggi sotterranea su due piani con servizi ristoro e bar e con un impianto di illuminazione che renderà l’area molto luminosa, una riqualificazione non solo della piazza bensì di tutta l’area circostante e delle vie limitrofe (da palazzo dei Bruti sino a piazza Loreto) con un’apposita e nuova pavimentazione, ed in particolare un museo all’estremità di corso Mazzini, nel solco delle più avanzate realizzazioni di sistemi museali e degli ecomusei a scala urbana , con l’intento di innestare nuove funzioni capaci di dare visibilità alla creatività e all’ innovazione.
Un progetto discusso nel Consiglio comunale del 28 marzo, seppur nell’alveo delle critiche dell’opposizione che hanno riscontrato presunte “anomalie e falsi” specie nella redazione delle perizie geologiche dell’area (come hanno stigmatizzato Paolini, Mazzuca, Cipparrone) nonché un dispendio economico con aggravio delle casse comunali secondo Ambrogio, laddove poteva essere utilizzato il precedente progetto già definitivo.
Ma il sindaco suffraga le ragioni del nuovo progetto con spiegazioni dettagliate, respingendo le critiche, illustrando la nuova opera, durante i lavori consiliari, attraverso anche delle articolate slide, con la spiegazione dei passaggi e degli interventi che saranno attuati. In particolare il primo livello sottostrada ospiterà laboratori artisti, spazi espositivi, punti ristoro ed una parte dei parcheggi, mentre il secondo livello sarà adibito ad area parcheggio sotterraneo con circa 250 posti auto. A livello strada sarà realizzata una piazza che si inserisce in maniera coerente nel museo all’aperto, esaltandone i contenuti con nuove opere d’arte.
“Sarà una piazza aperta, libera, innovativa- ha spiegato il sindaco Occhiuto- e abbiamo utilizzato dei finanziamenti che rischiavano di andare perduti irrimediabilmente. Ed in soli 7 mesi siamo riusciti a programmare l’opera, a redigere un progetto preliminare inviandolo alla Regione che successivamente ha validato il progetto, sino alla preparazione della disciplinare di gara e dell’appalto dell’opera stessa. Un iter che in genere richiede anni. Non potevamo variare il precedente progetto che non era strategico e comportava spese aggiuntive. Abbiamo quindi utilizzato fondi europei senza intaccare le casse del comune. E quindi non è vero che abbiamo speso di più. La città si deve pensare e costruire attraverso una visione strategica e funzionale, ed un progetto non vale l’altro. Non ci sono stati plagi sulle perizie geologiche e le indagini sono allegate al progetto. Le nostre procedure sono trasparenti.
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