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VIBO VALENTIA – Quattro condanne, di cui due all’ergastolo, sono state chieste dal pubblico ministero, Michele Sirgiovanni, nel processo con rito abbreviato, in corso davanti al giudice Gabriella Lupoli, per gli imputati della strage di Filandari (Vibo Valentia) nella quale furono uccisi Domenico Fontana ed i quattro figli, Pasquale, Pietro, Emilio e Giovanni. La condanna all’ergastolo è stata chiesta per Ercole Vangeli, 46 anni, ed il fratello Francesco Saverio, 56 anni. La pena di 16 anni è stata chiesta per Pietro Vangeli, 25 anni, figlio di Francesco Saverio; ed infine la condanna a 14 anni per Gianni Mazzitello, genero di Pietro Vangeli. I quattro imputati, tutti detenuti in carcere tranne Mazzitello che si trova ai domiciliari, sono accusati di omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione. Nel corso della requisitoria il pubblico ministero ha ricostruito le fasi della strage ed il movente riconducibile a dissidi tra i due nuclei familiari. Sirgiovanni ha anche sostenuto che il giorno di Natale dell’anno scorso la famiglia Vangeli pianificò la strage durante una riunione svoltasi nella loro abitazione. Al termine dell’intervento dell’accusa è intervenuto il legale di parte civile, l’avvocato Giuseppe Bagnato, che ha ribadito la richiesta di provvisionale per un milione e 500 mila euro come acconto sul risarcimento danni. Il processo è stato aggiornato al 16 aprile quando ci saranno le arringhe difensive e la sentenza.
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