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Un’operazione della Polizia è in corso dalle prime ore di stamani nel Napoletano e nel Salernitano per eseguire dieci ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Potenza, Tiziana Petrocelli, su richiesta del pm Eliana Franco, nei confronti di persone ritenute appartenenti a una banda specializzata nei furti di bancomat installati all’interno delle agenzie del Monte dei Paschi di Siena. I furti di bancomat sono avvenuti in Basilicata, Campania, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna e, in particolare, nelle province di Potenza, Salerno, Frosinone, Pistoia e Ferrara.
Le indagini dell’operazione, denominata «Beck fire», sono cominciate nel mese di luglio del 2010 dopo il furto commesso in un’agenzia di Potenza del Monte dei Paschi di Siena. Secondo quanto si è appreso, le indagini avrebbero consentito di impedire altre «gravi azioni delittuose» pianificate ai danni di altre agenzie bancarie dell’Emilia-Romagna.
FURTI COME “PARTITE DI CALCIO” – Attraverso alcune intercettazioni, la Polizia ha scoperto che la banda dei bancomat – sgominata stamani con dieci arresti (cinque in carcere e cinque ai domiciliari) eseguiti nel Napoletano – preparava i furti, tutti presso agenzie del Monte dei Paschi di Siena, come se fossero gare di calcio, utilizzando frasi e messaggi comprensibili anche per i famigliari delle persone arrestate. «La partita si gioca stasera» oppure «la partita è stata rinviata», «non c’è, è andato a giocare».
Fino ad ora sono stati accertati 13 furti in circa un anno (tra il 2010 e il 2011) per oltre 500 mila euro. Alle persone arrestate è contestate il reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti.
I NOMI – A capo della banda, secondo la Polizia, vi sarebbe Alessandro Dura (35) di Villaricca (Napoli), detto «ò ragioniere», perchè era quello che distribuiva soldi alle famiglie dei detenuti. Le altre persone che si trovano in carcere sono Antonio Marsicano (38), Vincenzo Roselli (35), Salvatore Veneruso (35) e Pasquale Tarallo (32), tutti di Napoli. Sono invece ai domiciliari: Francesco Roselli (35), Francesco Sarno (38), Luigi Soria (53), Vittorio Abenante (47) e Francesco Iattarelli (24), tutti di Napoli.
MISURE DI SICUREZZA «INESISTENTI» – Ulteriori indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità del personale del gruppo bancario ‘Monte dei Paschi di Siena’. Tuttavia gli investigatori hanno definito «addirittura inesistenti» le misure di sicurezza delle filiali dove sono avvenuti i furti. A Potenza, mancavano anche le telecamere esterne.
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