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VIAREGGIO – La splendida avventura della Rappresentativa di Serie D alla Viareggio Cup si ferma qui. Fatale è stata la sconfitta di oggi nei quarti di finale contro la favorita Roma (0-2). Due mondi, quello dei primi della classe nella categoria Primavera e quello della selezione del massimo campionato dilettantistico, che fino a qualche giorno fa sembravano lontani anni luce e che, invece, come dimostrato sul campo, sono molto più vicini di quanto si potesse immaginare. I giudizi lusinghieri maturati in virtù delle prestazioni dei giovani talenti dell’Interregionale contro Varese, Napoli, Bruges, Pumas ed appunto Roma sono lì a parlar chiaro, risultati grazie ai quali la formazione di Giancarlo Magrini ha saputo imporsi alla ribalta di un Torneo prestigioso come quello viareggino. Davanti agli occhi interessati di Arrigo Sacchi e del suo più stretto collaboratore Maurizio Viscidi, i giovani talenti della Serie D non hanno sfigurato, ma non sono riusciti nell’impresa di superare lo scoglio più grande. “Questa è la nostra finale, abbiamo l’opportunità di toccare il cielo con un dito”, così parlava Magrini prima dell’inizio della gara. Dopo 90’ tirati l’impresa è rimasta incompiuta, eppure non sarà la sconfitta contro la corazzata Roma a cancellare tutto ciò che di buono è stato fatto in questa Viareggio Cup. Personalità, determinazione, qualità tecnico-tattico e preparazione atletica all’altezza sono tutti valori aggiunti ad un’esperienza che proietta l’universo giovanile della Serie D su un gradino più alto rispetto a dove era collocato alla vigilia. Ragazzi come Guccione, Eseola, Cisse, Trillini e Campanaro, solo per citarne alcuni, hanno rappresentato al meglio un mondo troppo spesso nascosto, ma che può recitare un ruolo decisivo nel rilancio del sistema calcio italiano nel suo complesso. “Non posso che essere soddisfatto per il Torneo che abbiamo disputato – ha affermato il selezionatore romagnolo – certo rimane il rammarico di essere arrivati a 45’ dalla semifinale, giocando alla pari per lunghi tratti dell’incontro con una formazione fortissima come quella giallorossa”. “Siamo stati puniti in maniera eccessiva su alcune nostre disattenzioni – ha dichiarato Magrini a fine gara – da questi errori dovremo ripartire perché alle volte servono più dei successi per crescere”. L’allenatore di Sarsina lancia un messaggio chiaro a quanti hanno scoperto i giovani della Rappresentativa solo in questi giorni viareggini: “Venite tra i Dilettanti, perché c’è molta qualità ed oggi, contro giocatori che hanno già debuttato in Serie A, lo abbiamo dimostrato”. Il rammarico, diceva Magrini, è rivolto al non essere stati in grado di sfruttare la superiorità numerica generata dall’espulsione di Ciciretti allo scadere della prima frazione. Ci si aspettava un secondo tempo alla garibaldina, ma così non è stato. Resta comunque la certezza che per i ragazzi della Rappresentativa il sipario non è calato al triplice fischio della partita con la Roma, perché se un sogno oggi è svanito si sono aperti invece nuovi orizzonti e numerose prospettive di crescita che solo il tempo saprà svelare.

LA GARA Per fronteggiare il 4-2-3-1 dei campioni d’Italia Primavera, Magrini cambia faccia alla Rappresentativa inserendo un centrocampista in più per rinforzare la linea mediana. Nelle intenzioni dell’allenatore di Sarsina, Eseola, da solo in avanti, deve sfruttare gli inserimenti dei veloci palleggiatori Guccione e Trillini. Massima attenzione in difesa alle sfuriate giallorosse di Tallo e di Piscitella, talento romanista ormai inserito nella rosa della squadra di Luis Enrique. Ritmo e velocità da entrambe le parti caratterizzano i primi minuti di gioco con il numero 17 giallorosso Ricci tra i più attivi. Poi si scatena Tallo che al 10’ sfiora la segnatura per ben due volte: bravi Impagliazzo e De Col che di testa sventano la minaccia a portiere battuto. La Rappresentativa si riversa in avanti e 2’ dopo non capitalizza una ripartenza velocissima con Guccione che, da solo davanti a Pigliacelli, calcia alto sopra la traversa. Il maggior possesso palla dei romanisti costringe nella propria metà campo la formazione di Magrini, comunque molto attenta e sempre aggressiva sui portatori di palla non appena si avvicinano alla trequarti. Al 26’ però Ciciretti taglia in due la difesa della Rappresentativa, il pallone arriva a Piscitella, ma Rossi Pontello si supera deviando miracolosamente in angolo. I giovani della Serie D però non sbandano e con Trillini recuperano un pallone d’oro, che lo stesso numero 13 non capitalizza calciando alto dai 16 metri. La furia agonistica delle due squadre scema leggermente e i ragazzi di Magrini devono scontare due ammonizioni pesanti a Vacca ed Eseola. Prima del riposo però Ciciretti compie un gesto che non ti aspetti, sgambettando Tersini a palla lontana, che gli vale il cartellino rosso. Nemmeno il tempo di iniziare la ripresa e sfruttare quindi la superiorità numerica, che la Roma capitalizza al meglio un angolo dalla destra, sul quale Orchi prolunga di testa, e Barba, colpevolmente solo, insacca senza problemi. Magrini cambia Trillini e Diagne per Cisse e Mancuso, la Rappresentativa si riversa in attacco e presta il fianco alle ripartenze della Roma. Al 17’ i giovani della Serie D capitolano ancora, proprio con un contropiede di Piscitella che conclude di precisione superando Rossi Pontello in uscita disperata. La Rappresentativa stavolta accusa il colpo, avanza a velocità ridotta e rischia ancora con Piscitella che manca di un soffio la terza rete. Al 28’ però Guccione ispira Mancuso che entra in area sulla sinistra, calcia convinto sul primo palo dove arriva puntuale con la punta delle dita Pigliacelli. E’ l’unico acuto di un secondo tempo giocato al di sotto delle aspettative, in cui non si è riuscito a reagire a dovere contro una formazione comunque di altissima qualità. I giallorossi, quasi allo scadere, rischiano addirittura di calare il tris con Verre che spara alto davanti all’estremo difensore della Serie D.

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