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La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e quattro mesi di reclusione per l’ex agente della Polizia Stradale di Arezzo, Luigi Spaccarotella, calabrese di origini, per l’omicidio del tifoso della Lazio e Dj Gabriele Sandri, ucciso con un colpo di pistola l’11 novembre del 2007 nell’area di servizio autostradale Badia al Pino. La Corte di Cassazione ha quindi rigettato il ricorso, così come richiesto dal sostituto pg Francesco Iacoviello, presentato dai legali di Spaccarotella contro la sentenza emessa dalla Corte d’assise d’Appello di Firenze che ha riconosciuto l’omicidio volontario con dolo eventuale. Per Luigi Spaccarotella si aprono ora le porte del carcere. La Cassazione rigettando il ricorso presentato dai suoi legali lo ha anche condannato al pagamento delle spese processuali. Nell’aula della prima sezione penale alla lettura della sentenza da parte del presidente, Paolo Bardovagni, erano presenti i familiari di Gabriele Sandri: il papà Giorgio la mamma Daniela e il fratello Cristiano. Numerosi anche gli amici venuti ad assistere alla sentenza accolta in un composto silenzio. Solo all’uscita dall’aula parenti ed amici si sono abbracciati esprimendo soddisfazione per il verdetto. L’omicidio di Gabriele Sandri è avvenuto nella mattinata dell’11 novembre del 2007. Sandri si trovava con quattro amici a bordo di una autovettura nell’area di servizio Badia al Pino nei pressi di Arezzo per raggiungere Milano ed assistere alla partita Inter – Lazio. Luigi Spaccarotella in servizio presso la Polizia Stradale di Arezzo si trovava nella corsia opposta ed aveva ricevuto la segnalazione di scontri tra un gruppo di tifosi della Juve e quelli della Lazio. I testimoni racconteranno di averlo visto sparare verso l’auto, una Renault Scenic, che stava lasciando l’area di servizio, e a bordo della quale si trovava Gabriele Sandri. In primo grado Spaccarotella aveva avuto sei anni di reclusione per omicidio colposo. La Corte d’Assise d’Appelo di Firenze lo ha invece condannato a nove anni e quattro mesi per omicidio volontario con dolo eventuale pena divenuta ora definitiva con la sentenza della Cassazione.
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