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POTENZA – Era sana. Almeno i medici del reparto di pediatria dell’ospedale San Carlo ne erano convinti. Poi però dev’essere successo qualcosa di imprevisto, e la corsa verso il Pronto soccorso di domenica pomeriggio non è servita a niente.
E’ giallo sulla morte di una bimba di dieci mesi di Potenza. Per il pm Annagloria Piccininni l’ipotesi d’indagine è omicidio colposo, ma è ancora troppo presto per fare i nomi dei possibili indagati, e gli investigatori per il momento hanno lasciato al suo posto anche la cartella clinica della piccola. Se ne riparlerà quando verranno comunicati i risultati dell’autopsia, che è stata disposta per stamane nei laboratori del reparto di medicina legale dell’ospedale.
Per questioni di opportunità l’esame verrà svolto da un professionista esterno all’azienda ospedaliera San Carlo, nominato per l’occasione dalla Procura, dato che va presa in considerazione anche la possibilità che alla base del decesso ci sia stata una sottovalutazione del quadro clinico della bimba da parte dei medici dei nuovissimo centro pediatrico nato da a settembre dell’anno scorso da una convenzione tra il maggiore nosocomio lucano e il “Bambin Gesù” di Roma.
Una possibilità, ma non certo l’unica perchè in fondo si tratta di capire cosa è successo dal giorno delle dimissioni della piccola, mercoledì, al suo rientro al Pronto soccorso in condizioni gravissime. Sembra infatti che quando è stato possibile iniziare il primo tentativo di rianimazione la bambina avesse già assunto un colorito cianotico e a stento si riuscisse a percepire il suo battito. Il decesso a una prima valutazione superficiale sarebbe quindi da attribuirsi a una forma di asfissia, incompatibile – stando a fonti interne al San Carlo – con il decorso imprevisto di una bronchite asmatica di origine virale, in pratica una banalissima influenza stagionale, che è poi quanto le era stato diagonosticato al momento del suo primo ingresso in ospedale.
Più probabile, dunque, che la causa scatenante sia stata un’altra, aggravata da un eventuale ritardo nei soccorsi. Ma per qualche certezza in più bisognerà aspettare la fine dell’esame autoptico sulla salma.
Impossibile da immaginare resta il dolore della madre che avrebbe già iniziato a raccontare la sua versione dei fatti. La bimba, in sostanza, una volta dimessa dall’ospedale sarebbe stata bene fino a sabato sera, quando avrebbe subito un attacco improvviso di vomito e diarrea. La mattina dopo avrebbe dato segni di essersi ripresa più o meno fino a mezzogiorno quando sarebbe partita una prima telefonata alla guardia medica perchè sembrava peggiorare di nuovo. Il consiglio del pediatra sarebbe stato di darle al più presto un biberon di liquido reidratante e latte in polvere. Di lì nel giro di meno di un’ora la tragedia al pronto soccorso. La madre avrebbe vestito di tutto punto la sua piccola creatura ma una volta arrivata era troppo tardi.
Leo Amato
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