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POTENZA – Nessuna sorpresa. De Filippo “impone” la sua seconda giunta dall’inizio della legislatura. Due i cambi: entrano i 2 consiglieri regionali del Pd, Marcello Pittella e Vincenzo Viti ed escono il democratico Erminio Restaino e l’esterna Rosa Gentile. Sono riconfermati invece, gli altri 4 assessori: Rosa Mastrosimone (segretaria dell’Idv), Agatino Mancusi (segretario dell’Udc), Vilma Mazzocco (ex segretaria dell’Api) e l’esterno Attilio Martorano che per di più è l’unico che conserva anche la delega di partenza: alla Sanità. In pratica con questa nuova squadra gli esterni passano da 4 a 3 (Mastrosimone, Mazzocco e Martorano). Scende anche il numero delle donne presenti in giunta: da tre a due con l’uscita di Gentile a cui subentra Viti. Per il resto come preannunciato dal nostro giornale c’è una quasi totale giostra di deleghe. I due nuovi assessori Pittella e Viti si “accomodano” rispettivamente alle Attività produttive (era guidata da Restaino) e alla Cultura e formazione (il cui assessore fino a lunedì era Mastrosimone). E quindi Agatino Mancusi, rimane vicepresidente della giunta ma dall’Ambiente passa alle Infrastrutture. Poi c’è Vilma Mazzocco che dall’Agricoltura passa all’Ambiente. E ancora cambio di delega anche per Rosa Mastrosimone che dalla Formazione passa all’Agricoltura.
In pratica il presidente della giunta Vito De Filippo dopo che nella notte tra lunedì e martedì aveva emesso il decreto di revoca di tutta la giunta ieri sera ha diffuso la notizia della nuova giunta. Ed è stata una giornata intesa come le precedenti. Molti gli incontri e le riunioni tra cui quella del consiglio regionale in cui sono emerse già le prime crepe con un’opposizione sempre più sul piede di guerra e con i minori del centrosinistra (Sel, Popolari uniti e Psi) che a vario livello promettono “tuoni e lampi”.
De Filippo da parte sua a caldo ha dichiarato: «Il lavoro della giunta riparte senza essersi mai interrotto e mettendo a disposizione della comunità due nuovi nomi di elevatissima caratura che si avvicendano con 2 esponenti di altrettanto valore a cui va il mio sincero ringraziamento e apprezzamento per il lavoro svolto». Getta acqua sul fuoco il governatore: «La staffetta a cui abbiamo dato vita non risponde ad altra esigenza che a un ricambio di esperienze nello spirito di una coalizione coesa verso la quale è immutato il senso di appartenenza di ciascuno indipendentemente dal ruolo svolto». Un pensiero diretto anche a Restaino e Gentile: «Non mancheranno in futuro occasioni di lavorare ancora insieme nell’interesse della Basilicata». De Filippo ha lanciato un messaggio di “pace” anche alla Sel: «La loro presenza all’interno dell’alleanza è fondamentale per la natura stesso della coalizione. Non è evidentemente una necessità di numeri ma una scelta strategica che, sul piano locale come su quello nazionale, non può che dare buoni frutti. Per questo rivolgo un appello a Sel affinchè rifugga da spinte centrifughe e non faccia mancare il proprio contributo a questa maggioranza».
Si vedrà. Intanto ieri sono continuati gli incontri tra Antonello Molinari della corrente Franceschini di Margiotta e Restaino e il presidente della giunta e il segretario del Pd, Speranza nel tentativo di mediare a una situazione resa complessa dagli ultimi avvenimenti.
Per concludere: contestualmente alla nomina di Viti come assessore ieri si è svolta la riunione del gruppo consiliare del Pd, per nominare il nuovo capogruppo. Alla fine è stato scelto Luca Braia.
Il dottor Vito Pangloss.
Mi sento più rilassato dopo l’iniezione di ottimismo che ci è stata infusa dall’intervista rilasciata a Paride Leporace dal nostro saggio precettore Vito Pangloss. Soprattutto, mi sento felice dopo aver letto, ed è la quinta volta dal 2007, che quella in corso di svolgimento non è una crisi di governo (vade retro di sistema!) ma una crisi che riguarda qualcos’altro o, al limite, qualcun altro. L’appuntamento per la sesta ripetizione è fissato tra un anno esatto. Nel frattempo, bambini lucani, tutti a letto felici.
Salvatore Santoro
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