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LAGONEGRO – Il titolo della laurea che sarebbe improvvisamente sparito, dall’unico concorso pubblico previsto dal Comune nel piano triennale del fabbisogno del personale per il periodo 2012-2014, per favorire «una vincitrice annunciata». La moglie di un assessore alle dipendenze degli uffici del municipio, e non solo questo. Perché a Lagonegro sotto accusa sarebbe l’intera politica di gestione delle assunzioni e delle collaborazioni. I consiglieri d’opposizione Maria Di Lascio, Giovanni, Pasquale Calabria e Nicola Tortorella, sono passati all’attacco, denunciando «irregolarità e atti illegittimi approvati dalla maggioranza al fine di favorire “amici e parenti” nelle assunzioni a tempo determinato presso il Comune». E nei giorni scorsi, in proposito, hanno presentato un ordine del giorno che chiedono di discutere nella prossima seduta di Consiglio. L’accusa non è delle ultime ore e non si tratta nemmeno del primo ordine del giorno che gli esponenti di minoranza hanno presentato negli ultimi mesi. Già da tempo l’opposizione ha fatto salire l’amministrazione comunale sul banco degli imputati contestando una politica di gestione del personale molto discutibile. La questione degli interinali chiamati al Municipio tramite l’agenzia Tempor (quella finita nell’inchiesta Arpa-Fenice) e ancora quella relativa a un certo numero di lavoratori assunti a tempo determinato tramite concorso pubblico: in pratica rapporti lavorativi che vanno avanti da oltre tre anni, dove i nomi sarebbero sempre gli stessi. Secondo l’opposizione la procedura «contravviene ai vincoli e alle limitazioni imposte dalla normativa nazionale, per di più in assenza di prescritti requisiti di straordinarietà e temporaneità». Oltre al «palese conflitto d’interessi tra alcuni amministratori di maggioranza e alcuni dipendenti». Per denunciare questa situazione i consiglieri di minoranza avevano scritto anche al Pd regionale e a quello provinciale. Perché se la maggioranza a Lagonegro è costituita proprio dal Partito democratico, come si concilia tutto questo con il codice etico dello stesso partito? Che prevede esplicitamente: “Ogni componente di governo, a tutti i livelli, del Pd si impegna a non conferire nè favorire il conferimento di incarichi a propri familiari”
Favoritismi e assunzioni pilotate? Il sindaco, Domenico Mitidieri smentisce categoricamente. «La verità è che l’opposizione vuole male a questo paese – commenta a caldo – con attività di ostruzionismo che non fa bene a nessuno». Per il primo cittadino a parlare sono i fatti: «Tutta la nostra attività amministrativa è stata indirizzata a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, ridurre il precariato al minimo, e soprattutto rendere la macchina amministrativa sempre più efficiente per la crescita del comune». E ne fa gli esempi: «Abbiamo indetto concorsi per contratti a tempo determinato per favorire l’occupazione. Abbiamo stabilizzato dodici Lsu, ex Lsu e co.co.co. Questo per dare stabilità lavorativa ai precari, garantendo la piena osservanza dell norme in materia. E sarà questa la direzione che continueremo a seguire». In merito alle vicende specifiche contestate, Mitidieri spiega: «Sulla regolarità del concorso per istruttore contabili vi invito a leggere le delibere, vedrete». Per quanto riguarda, invece, il caso della moglie di un assessore impiegata al Comune, aggiunge: «Lavora qui da tantissimi anni e tra l’altro con un contratto a tempo determinato». Parola di sindaco contro quella della minoranza, dunque. Ma c’è da scommettere che l’agguerrita opposizione non abbandonerà facilmente il campo.

Mariateresa Labanca

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