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E’ una sconfitta dignitosa quella rimediata sabato a Foggia dalla Virtus Medical Senter Potenza, battuta 3-1 dai padroni di casa della Zammarano Sportlab con il forte condizionamento di un arbitraggio ritenuto su entrambi i fronti non all’altezza, ma che ha finito per penalizzare in maniera diretta i potentini.
Priva di due elementi importanti quali Guerrieri e Calonico, partiti per altri lidi dopo il ridimensionamento del budget destinato alla stagione in corso, la squadra di Giandomenico Dalù non ha risentito eccessivamente del peso delle assenze disputando comunque una partita di grande intensità, dai toni agonistici elevatissimi. Il capitano Zuccaro e il giovane centrale Pecoraro, diventati titolari da un paio di giornate, hanno dimostrato di poter reggere tranquillamente il campo.
A condizionare la partita però ci hanno pensato da un lato i soliti cali di concentrazione della Virtus e – dall’altro – la gestione opinabile della coppia arbitrale, che con le sue dubbie decisioni ha reso la gara difficile alimentando nei momenti topici tensione e nervosismo fra i protagonisti sul campo. A cadere nella trappola per primo è Gribov: il russo viene ammonito per proteste nel secondo set sul 24-23 (consegnando il parziale al Foggia) e successivamente espulso tra secondo e terzo set. Nel quarto set, è il libero Cavaccini a beccarsi il giallo sul 23-21. In attesa di leggere mercoledì quali saranno le decisioni del giudice sportivo, la dichiarazione a caldo di coach Dalù, racchiude in sintesi lo strano cammino di questa squadra: “Evidentemente non è la nostra annata. E anche questi episodi ce ne danno atto”.
ZAMARRANO FOGGIA 3
MEDICAL CENTER POTENZA 1
Parziali: 26-24 25-23, 22-25, 25-22
FOGGIA: Porcello 11, Ameri (L), Damaro 13, Cuda 20, Di Noia 4, Costantini 7, Ferraro 7, Mazzotta 3. All. De Mori
POTENZA: Turano 7, Cavaccini (L), Sambucci 10, Zuccaro 7, Parisi 5, Gribov 12, Bellini 23, Pecoraro 6. All. Dalù.
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