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I blocchi restano in tutta la Calabria, ma qualcosa si muove per il rifornimento del carburante che è già arrivato nella serata di ieri e continuerà ad arrivare oggi sulla rete autostradale grazie alle prime autocisterne di carburante scortate da polizia e carabinieri. «Sull’A3 – si apprende dall’Ansa – si sono mossi due automezzi con una portata di 37 mila litri ciascuno che hanno rifornito le stazioni di servizio di Rosarno Ovest e Villa San Giovanni Ovest. Oggi sono previsti ulteriori carichi con destinazione Reggio Calabria e la Locride. Anche a Catanzaro, nella serata di ieri sono arrivate delle autocisterne per rifornire dapprima i mezzi destinati ai servizi essenziali come le ambulanze e successivamente i gestori».
Dunque qualcosa si muove come nel capoluogo di regione. «Si sta andando – ha detto il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci che ha il coordinamento regionale degli interventi – verso la normalità degli approvvigionamenti di carburante». Il carburante che sarà disponibile in alcune stazioni di servizio, sarà destinato a rifornire i mezzi di emergenza e di pubblica utilità. Il provvedimento è stato assunto dalle cinque prefetture della regione per scongiurare il blocco di servizi essenziali. Le autobotti di carburante, sotto scorta delle forze dell’ordine, si sono mosse dai centri distribuzione di Taranto e Vibo Valentia, e riforniranno alcuni distributori segnalati dalle Unità di crisi insediate nelle Prefetture. La benzina e il diesel sono destinati, in particolare, ai mezzi delle Aziende sanitarie, a partire dalle ambulanze, ai Vigili del fuoco, alla Sorical, all’Enel e ad altre istituzioni che ne hanno fatto richiesta motivata. Quella dei carburanti era diventata l’emergenza principale, dopo che i distributori erano stati presi d’assalto dagli utenti ed avevano chiuso, sin dalla giornata di martedì, per avere terminato le scorte. A Tarsia est la benzina dovrebbe arrivare oggi, così come a Rogliano. Mentre a Sant’Eufemia ovest ieri era già arrivata, mentre a quella est era rimasto solo il Gpl. Anche il prefetto di Crotone Vincenzo Panico ieri ha emesso un’ordinanza per consentire ai mezzi delle forze dell’ordine e di soccorso, in caso di esaurimento delle scorte, di potersi rifornire di carburante presso un deposito che è già stato individuato in via precauzionale. Meno problematico appare, invece, il problema delle derrate alimentari. Da oggi non dovrebbero esserci problemi per i rifornimenti di latte, dal momento che sono in circolazione i camion per la distribuzione, anche questi scortati. La protesta terminerà alla mezzanotte di oggi quando gli autotrasportatori dovrebbero lasciare le zone che sono interessate dalle manifestazioni.

Gli autotrasportatori non demordono
«Sarà lotta dura fino alla fine»
Gli autotrasportatori non si arrendono e i presidi messi in piedi nella provincia vibonese non smobilitano. Tre i “punti nevralgici” della protesta: gli svincoli autostradali di Pizzo e di Sant’Onofrio e la zona industriale di Maierato, che rimangano occupati dai “Giganti della strada”. Il passo è sbarrato ad ogni camion sprovvisto di un’apposita autorizzazione. Intanto, la Prefettura ha già istituito presso il proprio ufficio l’unità di crisi per il coordinamento delle attività finalizzate a garantire prioritariamente i servizi essenziali. La stessa è composta dai rappresentanti delle forze di polizia, nonché dalla polizia provinciale e da quella municipale del comune capoluogo di provincia. Una decisione presa per far fronte alla situazione di emergenza che si è venuta a verificare. I distributori di benzina sono ormai a secco mentre molti esercizi commerciali hanno chiuso per mancanza di derrate alimentari. Una rabbia, quella dei camionisti e dei titolari delle piccole aziende, spesso a conduzione familiare, di autotrasporto. Ad illustrare le ragioni di un profondo malessere è stato il loro rappresentante in loco, Angelo Di Renzo: «In Italia il 90 per cento del movimento merci avviene su gomma. Solo per questo meriteremmo più attenzione dal Governo al quale chiediamo che applichi lo sgravio fiscale sulla benzina direttamente alle pompe e intervenga sulle polizze assicurative. Perchè nel Mezzogiorno sono più salate rispetto al resto del Paese? Soltanto un radicale intervento – ha aggiunto – ci consentirebbe di programmare un necessario rinnovo del parco auto. Molti di noi, a causa della carenza di risorse da investire, sono costretti ad operare su mezzi che andrebbero rottamati». Nonostante i disagi i consumatori vibonesi sembrano condividere i motivi che hanno portato all’attuazione dei blocchi.

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