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Un operaio nullafacente, con seri problemi di alcolismo, pregiudicato per armi e rapine, avrebbe picchiato per anni la moglie, sottoponendola ad una serie infinita di violenze ed angherie. Calci, pugni e schiaffi spesso anche senza ragioni plausibili. In un’occasione, avrebbe sparato contro la moglie un colpo di fucile a piombini su un ginocchio, in preda all’ennesimo accesso di rabbia.
Ma i Carabinieri della Stazione di Isola Capo Rizzuto e della Compagnia di Crotone hanno messo fine alla violenze arrestandolo, prelevandolo dalla Comunità di recupero “Centro Calabrese di Solidarietà” di Catanzaro dove l’uomo era ricoverato per problemi di alcolismo. Carmine Gentile (in foto), 34enne, originario di Isola di Capo Rizzuto, è noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari e violenti.
Della Procura di Crotone, l’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere firmata dal Procuratore Raffaele Mazzotta, dalla Sost. Proc. Luisiana Di Vittorio e dalla Giudice Gloria Gori, che ha condotto il soggetto in carcere. L’accusa nei suoi confronti è di maltrattamenti in famiglia aggravati. Secondo le ricostruzioni dei militari, l’ultima lite si sarebbe verificata lo scorso 14 gennaio, e Gentile, avrebbe preso a calci, pugni e schiaffi la moglie, con violenza inaudita e ingiustificata. La donna in preda al terrore è scappata rifugiandosi dai vicini che hanno allertato il 118.
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