1 minuto per la lettura
Nei prossimi mesi la Regione Basilicata realizzerà «un monitoraggio dello stato di avanzamento della bonifica» dell’area dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti «Fenice» di Melfi, “uno studio epidemiologico del territorio» e «un protocollo di corretta informazione e comunicazione ambientale ai cittadini».
Ad annunciarlo nel corso della riunione della commissione Ambiente della Camera dei Deputati, è l’assessore Agatino Mancusi. L’assessore ha spiegato che «queste attività giungono a completamento di un’intensa opera già messa in campo dalla Regione per il caso Fenice». «E sul versante degli obiettivi da conseguire – ha concluso Mancusi – abbiamo definito che la società dovrà adottare le migliori tecnologie e le tecniche di intervento più efficaci non solo per rientrare nei parametri di legge, ma per avvicinare i risultati allo stato ecologico ordinario. A margine di queste attività abbiamo previsto non solo test di bonifica finali, ma anche la realizzazione di una valutazione di rischio tecnologico con la previsione di misure di prevenzione per evitare che problemi come quelli verificati possano ripetersi in futuro».
La Regione ha commissionato all’Arpab uno studio per la «valutazione delle emissioni e dei livelli di ricaduta dell’impianto Fenice» su tutte le matrici ambientali dell’area: per l’acqua, ad esempio, saranno controllati circa 70 parametri chimici. Mancusi ha quindi spiegato che «in questo modo sarà possibile valutare il livello di pressione ambientale esercitato dall’inceneritore e dalle altre attività produttive presenti nell’area, individuare le possibili aree di interesse relativamente alle ricadute delle emissioni, stabilire lo stato di qualità ambientale e mettere in evidenza gli effetti sanitari legati all’esposizione della popolazione».
https://www.facebook.com/pages/Il-Quotidiano-della-Basilicata/1441588122861160099ff]4|14]Visita la nostra pagina Facebook
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA