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Il Presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha reso noto di aver scritto al Presidente della commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Pisanu, circa l’uso «spregiudicato di diagnosi e terapie al fine di agevolare i mafiosi».
«E’ compito della Commissione che presiedo – ha dichiarato Orlando – di acquisire ogni utile elemento di conoscenza e valutazione e, altresì, segnalare a chi di competenza, per eventuale seguito, anomalie che producono effetti negativi sul funzionamento e sui costi del servizio sanitario nazionale e che determinano condizioni ambientali, funzionali e organizzative incompatibili con la regolarità di tutela del diritto alla salute».
Orlando ha reso noto inoltre di aver inviato anche una «missiva al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, sollecitandolo ad inviare alla Commissione Errori sanitari, una relazione sulle eventuali iniziative di competenza intraprese, in particolare su eventuali provvedimenti cautelari o sanzionatori adottati. Secondo quanto emerso da intercettazioni ambientali e reso noto da organi di stampa, nell’ambito dell’operazione Reale-Ippocrate, condotta dai Carabinieri del Ros del Comando provinciale di Reggio Calabria, due medici ed un avvocato sono stati arrestati con l’accusa di falsità ideologica commessa nelle vesti di pubblico ufficiale e con l’aggravante delle finalità mafiose». «Avrebbero prodotto – conclude la nota – false certificazioni mediche finalizzate a far uscire di carcere boss della ‘ndrangheta detenuti, dando vita a quello che il Gip ha definito come ‘bacato reticolo di rapporti’».
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