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Una vera e propria disgrazie si è verificata a Fuscaldo, centro del tirreno cosentino, dove un 36emme ha perso la vita, asfissiato dalle esalazioni provenienti dal materiale plastico del suo televisore, dove si era verificato un corto circuito. Forse la magistratura disporrà l’autopsia della salma. Il fatto è accaduto giovedì sera, in Contrada Salimati, periferia nord della cittadina tirrenica. A perdere la vita è stato Antonio Poddighe, che viveva da solo nella casa dove accaduta la tragedia, ad un solo piano.
Poco prima delle 22, secondo la probabile ricostruzione dell’accaduto, nel televisore si era verificato il corto circuito che ha fatto entrare in combustione le materie plastiche di cui lo stesso è composto. Quindi l’esalazione di vapori nocivi. Lo sfortunato trentaseienne è stato ritrovato riverso a terra poco distante dalla Tv, non di ultima generazione. Da ciò si deduce che da altra stanza abbia sentito il cattivo odore e sia corso sul punto dove si accascerà per aver respirato le esalazioni letali, senza fare in tempo neanche ad aprire una finestra. A questo punto è scattato l’allarme di qualcuno dei vicini, forse attratti dal fumo nero che si notava nella casa e che oscurava anche le finestre. Sul posto subito la pattuglia dei carabinieri i cui militari, una volta entrati hanno prima fatto arieggiare la casa, e poi si sono recati nella stanza dove hanno rinvenuto il corpo senza vita di Poddighe. Al momento la salma non è stata consegnata ai familiari e forse verrà disposto l’esame autoptico. Antonio Poddighe, con la piaga della disoccupazione, viveva da solo già da un po’ di tempo. La notizia ha ovviamente gettato nello sconcerto vicini di casa, amici e familiari, che adesso attendono la restituzione del feretro per fissare la data della cerimonia funebre.
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