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GROTTOLE – A sentire le cronache nazionali, sembra che episodi del genere accadano solo nelle grandi città, dove la sera di Capodanno e poi nei giorni successivi si adoperano quantità industriali di petardi. Ma il caso di Grottole smentisce questa credenza.
Purtroppo anche il poco popoloso territorio della provincia di Matera registra l’ennesimo grave incidente causato dai fuochi d’artificio in questo Capodanno 2012. Intorno alla mezzanotte di giovedì, un 57enne residente Grottole, mentre passeggiava per le vie del piccolo centro, è stato colpito all’altezza dell’occhio destro da un petardo fino a quel momento rimasto inesploso a terra.
L’esplosione ha causato all’uomo, che versa in prognosi riservata all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, un trauma bulbare con scoppio del bulbo ed una ferita lacero contusa alla palpebra inferiore.
Ferite gravissime che gli costeranno certamente la perdita della vista da quell’occhio. L’allarme è scattato immediatamente, mentre il malcapitato veniva soccorso da un passante. Nel frattempo, appreso l’accaduto, i carabinieri della Stazione di Grottole hanno avviato le indagini per ricostruire le circostanze e la dinamica esatta dell’accaduto, nonché individuare testimoni, al fine di far luce su eventuali responsabilità a carico di terzi.
L’episodio pone, ancora una volta, l’accento sulla estrema pericolosità dei botti inesplosi; ordigni spesso di fattura artigianale o non confezionati nel rispetto della normativa vigente, che proprio per questi motivi risultano difettati e costituiscono un grave rischio se raccolti e maneggiati nel tentativo di riaccenderli per farli esplodere.
Non è ancora chiaro da quanto tempo quella piccola bomba stesse covando sulla strada. A volte un petardo può rimanere attivo anche per alcuni giorni, con una piccola brace interna pronta ad innescare la polvere pirica alla prima pressione subìta dall’esterno. E’ accaduto tante volte, soprattutto a bambini e ragazzi che hanno incautamente raccolto i petardi pensando fossero ormai innocui. E’ bene sapere che persino se bagnati esternamente, possono ancora esplodere.
I carabinieri del Comando provinciale ribadiscono l’invito a non raccogliere mai questo genere di botti; invito rivolto soprattutto ai più piccoli, spesso affascinati dai colori e dalle forme usate nella realizzazione dei fuochi, che comunque dovrebbero essere accompagnati e vigilati dai genitori.
Antonio Corrado
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