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Il Comune di Catanzaro sarà commissariato e le dimissioni di Michele Traversa da sindaco di Catanzaro saranno definitive alla mezzanotte di lunedì 9 gennaio, ventiquattro ore dopo la data prevista. Questo perché la scadenza del termine per domenica 8, farà slittare di un giorno l’iter dei venti giorni previsti. Si allunga di qualche ora, dunque, la speranza dei consiglieri comunali di maggioranza di vedere il parlamentare del Pdl tornare sui suoi passi. A quel punto, a dimissioni definitive, le porte di palazzo de Nobili si apriranno al commissario. Non avrà effetto infatti, la seconda delibera approvata dal Consiglio comunale nella seduta di martedì, nel tentativo di indicare l’iter della decadenza di Traversa invece di quello delle dimissioni. Dal ministero dell’Interno, infatti, fanno sapere che resta in vigore quest’ultima formula, che porterà direttamente un prefetto in pensione alla guida dell’ente. La delibera delle controdeduzioni, da inviare al Viminale rispetto al primo parere espresso, potrebbe arrivare oggi al prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, il quale a sua volta la trasmetterà al Ministero. Ma sembra trattarsi più di un atto dovuto, che non di una determinazione che possa cambiare qualcosa. Solo un passo indietro di Traversa, dunque, determinerebbe la ripresa delle attività amministrative e, quindi, la permanenza dei consiglieri sugli scranni dell’aula rossa della città. Fino alle prossime elezioni, previste per primavera ma con la data ancora da fissare, il Comune di Catanzaro sarà guidato da un prefetto. Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, di una figura già individuata dal ministero dell’Interno e segnalata al prefetto Reppucci. Sarà, infatti, quest’ultimo a sospendere il Consiglio comunale nella giornata di martedì 10 gennaio, una volta diventate definitive le dimissioni di Traversa e, contestualmente, a nominare il commissario. Successivamente, il Consiglio sarà dichiarato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, come di consueto, lascerà alla guida del Comune lo stesso commissario designato in precedenza dalla Prefettura e concordato con il Viminale. Passaggi ben definiti che si potrebbero completare nella loro interezza entro il 20 gennaio.
Alla guida di palazzo de Nobili ci sarà un solo commissario, che a sua volta potrebbe indicare uno o più consulenti che potrebbero affiancarlo nel suo lavoro. Per la maggioranza di centrodestra, caparbiamente impegnata ad evidenziare che si è davanti ad un atto di decadenza e non a dimissioni, resta, se così fosse, solo la possibilità di un ricorso avverso il decreto del Presidente della Repubblica.

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