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POTENZA – È stata aggiornata al prossimo giugno presso la Westminster Magistrate Court l’udienza che dovrà decidere sull’estradizione di Danilo Restivo. Il trentanovenne potentino condannato, lo scorso 11 novembre, a 30 anni per l’omicidio di Elisa Claps.
In Inghilterra Restivo è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso la sua vicina di casa, Heather Barnett.
La Westminster Magistrate Court è il tribunale britannico che sovrintende i casi di rilevanza internazionale di Inghilterra e Galles.
Danilo Restivo, per tutta la durata dell’udienza,è rimasto collegato in videoconferenza dal carcere in cui sta scontando la pena.
Quello che a maggio 2010 è arrivato oltremanica dal Palazzo di giustizia di Salerno non è che un plico standard di sei paginette con l’indicazione del nome, il cognome, la data e il luogo di nascita di Danilo Restivo, e una sintetica descrizione dell’accusa. Si chiama “mandato di arresto europeo” e dovrebbe semplificare le procedure per la cattura dei ricercati su scala internazionale. Riporta tutti gli estremi dell’autorità giudiziaria che sta procedendo, e della decisione di riferimento. In questo caso si tratta di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip di Salerno Attilio Orio e che verrà notificata anche allo stesso Restivo solo nel momento in cui dovesse rimettere piede sul territorio italiano. Il problema, però, è nel testo di attuazione del “mandato di arresto europeo” nel sistema giudiziario del Regno Unito, dove si parla di persone accusate di un reato anche lì, come nel caso di Restivo per l’omicidio della sartina di Bournemouth. Il giudice informato della situazione “deve aggiornare – è scritto nel testo – l’udienza di estradizione fino a che l’accusa è annullata”, o si arriva a una sentenza, o viene archiviata. Si tratta di un giudizio di prevalenza che il legislatore inglese ha risolto senza fare concessioni di nessun tipo. Poi si precisa che in caso di condanna “il giudice può aggiornare l’udienza di estradizione a quando la condanna sarà scontata.” “Può” e non “deve”, quindi è qui che a meno di sorprese resisterebbe un margine utile per rivedere Restivo in Italia.
Restivo, ad ogni modo, non potrà essere sottoposto a estradizione in Italia fino a che non si sarà del tutto concluso il procedimento giudiziario attivato a suo carico in Gran Bretagna. Lo ha detto un portavoce del Crown Prosecution Service (Cps), ovvero la Procura della Corona britannica.
Con il fermo, l’incriminazione, l’arresto e la condanna di Restivo la sua estradizione in Italia è diventata di fatto impossibile. A tutt’oggi, infatti, l’estradizione è congelata in attesa che si formi un giudicato definitivo sulle sue responsabilità per l’omicidio Barnett.
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