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REGGIO CALABRIA – Sponsorizzazioni fasulle; su questo ruota l’inchiesta su fatture false per oltre 1 milione di euro relative che ha portato all’emissione di cinque avvisi di garanzia, notificati, per il reato di associazione per delinquere finalizzata all’emissione e utilizzo di fatture false, dai finanziaeri del Gico del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Reggio Calabria. I militari hanno anche eseguito numerose perquisizioni a carico di commercialisti e noti imprenditori locali, Al centro delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica della città calabrese dello Stretto, una nota società sportiva, la «A.S. Real Reggio Tremulini calcio a 5», con sede a Reggio Calabria, inizialmente composta da dodici imprenditori e professionisti della città calabrese, e nota per essere riuscita, in sole 6 stagioni, ad arrivare alla serie A partendo dalla serie C.

Nella stagione 2006-2007, oggetto di approfondimento da parte dei finanzieri, la squadra calabrese arrivò al quart’ultimo posto e, nella stagione 2007-2008, riuscì ad invertire un inesorabile declino (accentuato dai sei punti di penalizzazione per aver prodotto una falsa documentazione per l’iscrizione al precedente campionato), riuscendo a salvarsi al termine delle gare di play-out.

Con l’operazionedi oggi le Fiamme gialle ritengono di aver stretto il cerchio sul commercialista Roberto Emo, arrestato recentemente dal G.I.C.O. di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione Astrea. Gli accertamenti di natura tributaria avrebbero evidenziato l’esistenza di un complesso sistema di fatturazioni false, mascherato dietro contratti fittizi di sponsorizzazione, per la partecipazione ai dispendiosi campionati nazionali. In tale contesto, numerosi, secondo i finanzieri, sarebbero stati gli imprenditori reggini che consapevolmente avrebbero fornito il loro ausilio ad Emo, utilizzando la falsa documentazione fiscale emessa dalla «A.S. Real Reggio»,per ottenere un indebito aumento dei costi, per un valore totale pari a circa 1 milione di euro.

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