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Interdizione dai pubblici uffici per due funzionari dell’Ufficio del commissario per l’emergenza rifiuti in Calabria, nell’ambito dell’inchiesta «Pecunia non olet bis» che ha portato, nei giorni scorsi, all’emissione di provvedimenti restrittivi nei confronti dei vertici della società «Enertech» che gestiva la discarica di Alli di Catanzaro.
Era stato il pm Carlo Villani (in foto), titolare delle indagini, a chiedere l’applicazione dell’interdizione nei confronti dei due funzionari indagati ed oggi il provvedimento gli è stato notificato dalla Guardia di Finanza.
Il giudice Abigail Mellace ha interrogato Richichi e Lo Piccolo nei giorni scorsi e stamani ha provveduto a fare notificare il provvedimento.
Analoga misura era stata richiesta nei confronti dell’allora commissario Graziano Melandri, ma il gip ha ritenuto di non doverla accogliere. Melandri, infatti, aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico, per il quale è subentrato da oggi l’ex questore Vincenzo Speranza. Secondo l’inchiesta, i dirigenti dell’Ufficio emergenziale avrebbero contribuito a favorire l’evasione fiscale da parte della società «Enertech», attraverso cambi societari che sarebbero stati architettati dall’amministratore Stefano Gavioli, finito poi agli arresti, e non tenendo conto di alcuni atti di Equitalia.
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