2 minuti per la lettura
Sequestro preventivo dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo Antifrode di Salerno a carico di quindici soggetti, produttori agricoli dei settori oleario e seminativo, ed operatori di Centri Assistenza Agricola della provincia reggina. Il sequestro, per un valore complessivo di un milione e 125mila euro, riguarda conti correnti, fondi d’investimento, depositi, prodotti assicurativi, beni immobili, titoli di quote produttive nei due settori.
Gli indagati dovranno rispondere di associazione per delinquere, frode informativa e truffa all’Unione Europea per aver illecitamente percepito finanziamenti comunitari del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia.
L’attività investigativa dei carabinieri del Nucleo antifrodi, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha accerto la condotta fraudolenta di alcuni operatori di Centri d’Assistenza Agricola che attraverso le loro credenziali erano riusciti ad individuare sulla banca dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, e quelli relativi a superfici agricole incolte che, all’insaputa dei proprietari, sono state indicate nella «dichiarazione di produzione aziendale» per ottenere gli illeciti finanziamenti.
«L’attività fraudolenta – sottolineano i carabinieri – si è sviluppata inoltre con l’attestazione di produzioni inesistenti o maggiorate nelle campagne olivicole degli anni 2002 – 2005, poste a riferimento per la costituzione di falsi «titoli di produzione» e con l’arbitraria intestazione delle titolarità di superfici agricole appartenenti a persone decedute.
Gli indagati, alcuni dei quali operatori di Centri di Assistenza Agricola, potevano intervenire indebitamente sul sistema informatico «SIAN» (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) dirottando fraudolentemente oltre mille «fascicoli aziendali» da un CAA ad un altro e trasferendo arbitrariamente titoli di quote produttive provenienti di ignari produttori che venivano assegnati al gruppo criminale».
I DESTINATARI DEI PROVVEDIMENTI
Le persone colpite dal decreto di sequestro preventivo per frode in danno dell’Agea e del sistema di aiuti comunitari sono: Leo Zappia, di 43 anni, Rosetta Chiricosta (33), entrambi residenti a Reggio Calabria; Antonella Chiricosta (37) di Siderno, Vincenzo Chiricosta (41) di Locri, Giovanni Figliomeni, (41) di Siderno, Rosario Fallara (42) di Reggio Calabria, Espedito Gullace (43) di Marina di Gioiosa Ionica, Vincenzo Gullace (33) di Rosarno, Angelo Caruso (33) di Sinopoli, Giovanni Morabito (40) di Reggio Calabria.
L’attività investigativa dell’arma dei carabinieri, con il coordinamento della Procura della Re3pubblica di Reggio Calabria ha accertato che l’ammontare della frode supera il milione di euro.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA