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La giunta regionale della Basilicata ha nominato i componenti del «Comitato di alta sorveglianza tecnico-scientifica» sulla vicenda che riguarda l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti «Fenice» di Melfi (Potenza): ne faranno parte due docenti universitari, due rappresentanti dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), e due dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Il nuovo organismo «avrà competenze scientifiche», anche per fornire elementi di valutazione al «Tavolo» già costituito, per «monitorare e valutare aspetti tecnicamente complessi», con la «valutazione dei potenziali impatti ambientali connessi ai dati rilevati e dei potenziali effetti sanitari sulla popolazione, l’elaborazione di modelli di controllo epidemiologico della popolazione». Sono stati nominati Luca Bonomo, docente di Impianti di trattamento delle acque di rifiuto nel Politecnico di Milano, Giorgio Gilli, docente di Igiene nella facoltà di Medicina dell’università di Torino, Pietro Comba e Giovanni Marsili per l’Iss, e Stefania Balzamo per l’Ispra.
«Abbiamo messo in campo professionalità di primo livello per avere tutte le garanzie necessarie – ha spiegato l’assessore all’ambiente, Agatino Mancusi – mettendo in piedi un organismo che seguirà tutte le attività da oggi in avanti, e che potrà esprimere anche una valutazione tecnica su quanto avvenuto in passato». Il governatore lucano, Vito De Filippo, ha invece evidenziato che la Regione «affronta la questione Fenice su tutti i livelli, ed è importante che questo venga fatto ad altissimo livello per evitare che un circuito di sospetto possa incidere negativamente sulla vicenda».
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