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di Pietro Scognamiglio
UN pizzico di delusione c’è, inutile negarlo. E’ una Basilia ridimensionata quella che torna da Sorrento con l’amaro in bocca e la vetta della classifica adesso distante quattro punti. Considerazione, quest’ultima, che deriva dal cambiamento di obiettivi esplicitato dalla società: se in corsa dal mercato sono arrivate due prime scelte come Innocenti e Bolognese è perché si vuole puntare in alto. Logico quindi aspettarsi un netto cambio di passo sin da oggi pomeriggio, con la ripresa degli allenamenti che offrirà anche alle nuove arrivate l’opportunità di seguire il programma della settimana tipo. Sabato al palaPergola arriva Caserta e già non si può sbagliare. “Con la partenza in quintetto di Sara e Ilaria sono cambiati i nostri equilibri tattici – spiega a mente fredda coach Michele Paternoster – e il risultato non è stato dei migliori, perché evidentemente c’è da costruire i nuovi automatismi e non abbiamo avuto il tempo per farlo. Entrambe sono arrivate soltanto a metà della scorsa settimana. Sorrento ci ha messo in difficoltà giocando 40’ a zona, atteggiamento al quale non siamo stati in grado di rispondere con la necessaria fluidità offensiva e con buone scelte di tiro”. Tra i pochi punti realizzati dalla Basilia spiccano i 14 di Innocenti e i 12 di De Luca, con il rovescio della medaglia di una serata inaspettatamente storta di Flavia Carluccio (appena 4 a referto). Sul fronte avversario partita super di Ada Valisena, migliore realizzatrice (15) e precisissima dalla lunetta, con il supporto dei 13 punti di Stamegna e degli 8 di Aurigemma che hanno trascinato Sorrento oltre i limiti mostrati sotto canestro dalla squadra di coach Falbo. Andando oltre gli scompensi legati alla nuova distribuzione del minutaggio, lo staff tecnico rossoblu è ora chiamato a riflettere anche su quella che si sta rivelando una costante negativa: il cattivo approccio alle partite. Nelle otto gare ufficiali fin qui disputate tra coppa e campionato, infatti, Crovatto e compagne hanno fallito ben sei volte il primo quarto, concludendolo in svantaggio o comunque arrancando fino a ridosso dell’intervallo, quando poi è arrivata la reazione. Dinamica riproposta a Sorrento (11-19 il parziale del terzo quarto), prima di perdere sul finale la lucidità nel gestire i palloni decisivi. Appunti su cui lavorare.
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