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Operazione questa mattina, denominata «Drug Discount», dei carabinieri della Compagnia di Rende (Cs) che ha portato all’arresto di 12 persone con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Otto sono finiti in carcere, altri quattro ai domiciliari. L’operazione ha interessato il territorio dei Comune di Rende e Montalto Uffugo (Cs), ed è stata condotta da oltre 70 carabinieri con l’ausilio di unità antidroga del Gruppo Operativo «Calabria» di Vibo Valentia. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Tribunale – Ufficio Gip di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica.
L’attività investigativa ha permesso di documentare una vasta e fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacente, sviluppatasi nei territori dei Comuni di Rende e Montalto Uffugo. In particolare le indagini hanno consentito di accertare un insieme di episodi delittuosi di spaccio di droga (marijuana, hashish e cocaina) che, seppur autonomi tra loro, sono riconducibili ad una medesima matrice in quanto riferibili ad uno stesso gruppo di soggetti ed ad un delimitato contesto territoriale. Durante l’attività investigativa sono state arrestate tre persone in flagranza di reato e recuperato un ingente quantitativo di droga (26 kilogrammi di sostanza stupefacente del tipo «hashish“ rinvenuti il 5 agosto 2011 all’interno dell’esercizio commerciale di parrucchiere di Robertino De Bartolo. L’attività indagine ha preso le mosse da due distinti procedimenti penali: Il primo è stato avviato il 19 febbraio 2011 a seguito della rapina al Mc Donald’s di Quattromiglia di Rende ad opera di un soggetto armato di pistola e a bordo di un motociclo; il secondo è stato originato da un controllo operato dalla Compagnia di Rende, il 9 aprile 2011, nei pressi dello svincolo autostradale di Cosenza nord.
In particolare, si è ipotizzato che la rapina in danno del Mc Donald’s potesse essere stata organizzata per ripianare un debito per l’acquisto di stupefacente contratto con il gruppo degli «Zingari». Le dimensioni dell’attività illecita hanno fatto necessariamente presupporre stabili contatti e relazioni con una vasta rete di fornitori all’ingrosso che hanno garantito loro un continuo approvvigionamento. Anche sotto il profilo organizzativo i soggetti arrestati nell’ambito dell’operazione hanno dato ampia dimostrazione di un notevolissimo spessore criminoso e capacità delinquenziale; infatti, pur non arrivando a costituire un sodalizio criminale strutturalmente assimilabile ad una vera e propria associazione a delinquere, essi hanno mantenuto, con tendenziale stabilità, stretti e costanti rapporti e legami tra loro sulla base di un disegno criminoso generale ed unitario che ha assunto natura programmatica e di una precisa suddivisione di ruoli.

‘DRUG DISCOUNT’ – LE PERSONE ARRESTATE
Queste le persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare, 8 in carcere e 4 ai domiciliari, emesse nell’ambito dell’inchiesta “Drug discoun”. In carcere Celestino Abbruzzese, di 35 anni, residente a Montalto Uffugo; Francesco Alfano (32), residente a Rende; Luigi Cavalleti (41), residente a Carolei; Robertino De Bartolo (43), residente a San Fili; Miriam Mollo (24), residente a Cosenza; Roberto Paese Roberto (31), residente a Rende; Caterina Pugliese (36), residente a Castrovillari; Fabio Russo (27), residente a Luzzi.
Agli arresti domiciliari sono stati posti Francesco De Lorenzo (31), residente a Rende; Danilo Ruffolo Danilo (21), residente a Rende, arrestato in flagranza poichè trovato in possesso di 60 grammi di marijuana; Antonio Scalfari (31), residente a Cosenza; Antonello Vetere (27), residente a Luzzi.

IL PROCURATORE AIROMA: “E’ EMERGENZA DROGA A COSENZA”
Alla conferenza stampa, tenuta presso il Comando provinciale dei Carabinieri, ha partecipato anche Domenico Airoma, procuratore aggiunto di Cosenza, che ha parlato di una vera emergenza droga tra gli adoloscenti: «Ho parlato e parlo di emergenza droga in questa città perchè purtroppo ci pervengono numerose segnalazioni di consumo di droga che interessa soprattutto giovani ed adolescenti», ha detto Airoma. «Noi abbiamo il dovere di contrastare questa attività criminale, dobbiamo farlo con ogni mezzo. Soprattutto riprendendo il controllo del territorio», ha detto ancora Airoma, che ha sottolineato i rischi per la salute che si hanno anche consumando solo droghe cosiddette leggere.
A commentare l’operazione di oggi anche il colonnello Francesco Ferace, comandante provinciale dei Carabinieri: «Un’operazione che ha provato uno spaccio nei territori di Cosenza, Montalto e Rende, ponendo fine ad uno dei canali di approvvigionamento principali della droga nel territorio di Cosenza».

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