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di Piero Quarto

“ALLA FINE meglio così, è stato più bello”.
Da Suglia a Di Tommaso, da Draganov a Tulliani è il leit motive del post-partita in casa della Coserplast Matera. Una vittoria nel derby vale sempre doppio, ottenuta in casa e davanti ad un pubblico splendido dopo una grande rimonta risulta ancor più importante. Un premio ai tifosi, una polizza assicurativa che legherà per molte giornate la formazione di Draganov ai tifosi materani e che premia gli sforzi di una società impegnata, in maniera positiva stando a quello che si è visto sul campo e sugli spalti a diffondere la pallavolo e richiamare, dopo tanto tempo, gente al PalaSport. Ciò che non è facile fare, ciò che in altri contesti non riesce, sta riuscendo alla Coserplast che ha trovato uno spot nello spot cioè la vittoria al cardiopalmo, al tie break e dopo una super rimonta.
Così è più bello, più sofferto e di certo rimane di più nell’animo dei tifosi accorsi al PalaSassi.
In realtà è stato un vero e proprio spettacolo con la presenza calorosa dei sostenitori potentini a rendere il derby una sfida con la A maiuscola. Sugli spalti è filato via tutto al meglio, con gli incitamenti per i “Bulls” di casa accompagnati anche dalla mascotte (speriamo non sottratta ai tori di Chicago visto il lockout della Nba) che hanno trascinato fino all’inverosimile e riportato il volley ed il PalaSassi a livelli persi da tempo. Il pubblico potentino ha fatto sentire la sua voce, incitato la squadra, sperato in un successo che sembrava a portata di mano per una formazione che ha avuto momenti da grande squadra ma è mancata nella tenuta alla distanza.
La disamina finale di Giandomenico Dalù ha mostrato grande sportività e lucidità: «la vittoria del Matera nel complesso è meritata, noi siamo stati bravi finchè le cose vanno bene». Insomma un Potenza che si perde nei momenti difficili (quelli che per capirci ci sono e ci saranno in ogni partita e nei quali è opportuno stringere i denti e limitare i danni). Un Potenza praticamente perfetto per due set, ha giocato a tremila all’ora, non ha sbagliato nulla a cominciare dalle battute ma alla fine non è riuscita a tenere quel ritmo e quando è calata lo ha fatto di molto, troppo. Matera in questo è stata più brava e costante, li ha aspettati, ha sfruttato i passaggi a vuoto e messo a segno i punti che servivano.
Molto nervosismo nel finale e qualche contestazione su scelte arbitrali (alcune oggettivamente discutibili) anche in questo caso però la Medical Center ha subito troppo decisioni e scelte. Non è riuscita ad andare oltre a superare anche gli errori degli arbitri e ne ha aggiunti di propri complicandosi la vita.
Il futuro però, nel complesso, può solo sorridere alle due formazioni lucane. Matera sta cercando nuovi traguardi di volta in volta, Tulliani non ha voluto sentir parlare di play off ma certo con questo ritmo l’obiettivo diventa realistico, alla portata. Matera può crescere ancora, essere più cinico, più continuo e sfruttare magari di più la vena realizzativa di uno come Matheus che da solo fa la differenza.
La Medical Center dovrà registrare qualcosa, dovrà riuscire a giocare anche meno bene di come ha fatto nei primi due set ma a tenere per l’intero arco della partita. Non sarà una soluzione facile da trovare, ma Dalù pare avere le capacità per portare fuori la squadra dall’impasse e le qualità dei singole viste al PalaSassi sono assolutamente fuori discussione e lasciano ben sperare.
Chi può ben sperare sono soprattutto i tifosi di Coserplast e Medical Center convinti che quest’anno, con queste due squadre, si potranno ancora divertire e molto. Aspettando un altro spettacolo simile, nel derby di ritorno al PalaPergola di Potenza.

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