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C’è anche il Ministro della Giustizia tra le centinaia di nomi sparsi negli atti della prima “Toghe lucane”. Una singola citazione che alla luce della riedizione dell’inchiesta sulla magistratura deviata in terra di Basilicata assume un nuovo significato. Intercettando il marito del pm Felicia Genovese gli inquirenti della Procura della Repubblica di Potenza agli inizi del 2007 avevano registrato una conversazione della Genovese con l’avvocato e deputato di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Di che cosa si parlava? Della sua nomina come consulente della commissione antimafia. A questo proposito Pittelli le riferiva che aveva appena sentito dei giudizi lusinghieri sul suo conto dall’attuale ministro, Nitto Palma, all’epoca soltanto deputato, e dall’attuale sottosegretario agli Interni, all’epoca a sua volta soltanto deputato, Guido Viceconte.
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