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Si chiama Luigi Carbone, è un docente, è nato nel 1950, ed ha presentato la domanda per l’inserimento in graduatoria nel 1993. «Da allora – si legge in una nota dell’associazione dei Consumatori – ha sempre prestato servizio negli istituti scolastici in modo discontinuo, attraverso supplenze e contratti a termine. Una vita da precario che dura da ben 18 anni, condita da delusioni e fatica, e dal peregrinare da una scuola all’altra in attesa dell’immissione in ruolo.
Carbone ha così deciso di fare causa al Ministero dell’Istruzione aderendo all’azione legale lanciata dal Codacons e, risultando nella regione il docente con più anni di precariato alle spalle, ha vinto il concorso dell’associazione, e dunque la possibilità di intentare un ricorso gratuito attraverso i legali del Codacons. L’associazione ha raccolto finora circa 2000 adesioni da parte dei precari della scuola ai ricorsi collettivi promossi dall’associazione dinanzi ai Tribunali del Lavoro, in cui si chiede al Ministero dell’Istruzione l’adozione degli atti amministrativi generali necessari ad ottenere la definitiva immissione in ruolo degli insegnanti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, e la conseguente conversione dei contratti di lavoro a tempo determinato, oltre che un risarcimento pari a 40mila euro. Una iniziativa analoga – si legge nella nota del Codacons – viene lanciata oggi anche in favore dei cosiddetti «presidi incaricati», ossia insegnanti che per anni hanno svolto questa mansione senza essere mai stati assunti come presidi, con conseguente lesione della professionalità, rimasta sospesa come in un limbo».
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