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Dopo il successo ottenuto con l’azione collettiva sulle classi pollaio, il Codacons lancia oggi anche in Calabria una mega class action gratuita contro la pubblica amministrazione e in favore dei pensionati, volta ad obbligare lo Stato Italiano ad emettere provvedimenti in grado di riequilibrare la disastrosa situazione economica degli anziani.
In Calabria i pensionati sono oltre 500 mila. Di questi, quasi la metà percepisce una pensione da fame pari a 500 euro mensili, mentre l’80% non supera i 1.000 euro mensili. Dal 1993 ad oggi, il potere d’acquisto di chi percepisce una pensione medio/bassa, è calato del 49,3%, e la situazione è destinata a peggiorare se si considerano gli effetti della manovra finanziaria varata dal Governo. «Da un lato, le pensioni italiane sono tra le più basse d’Europa, e quelle sottoposte alla maggiore pressione fiscale, dall’altro il costo della vita continua ad aumentare inesorabilmente, senza che a ciò corrisponda un incremento del reddito netto percepito dai pensionati – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tale situazione, ha portato ad un dimezzamento del potere d’acquisto negli ultimi 18 anni, e rischia di far entrare a breve centinaia di migliaia di anziani nella fascia di povertà, considerate le novità introdotte dalla manovra che colpiscono proprio il ceto medio/basso». Per tale motivo l’associazione ha deciso di lanciare in regione questa azione collettiva, che sarà totalmente gratuita, attraverso la quale chiede allo Stato italiano di emettere tutti gli atti dovuti già previsti dalla legge per riequilibrare il sacrificio economico patito dai pensionati e quindi, anche in esecuzione dei principi costituzionali di cui all’articolo 53 della Costituzione e articolo 25 della Carta dei diritti dell’uomo, di predisporre tutti gli interventi relativi al Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali previsto per legge ogni tre anni.
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