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Una vicenda che poteva trasformarsi in un nuovo caso di malasanità in Calabria. A San Giovanni in Fiore, una giovane signora ventiseienne si è recata l’altra mattina presso l’ambulatorio di ginecologia del nosocomio cittadino per un controllo di routine, essendo alla 9° settimana di gravidanza. Il medico di turno, dopo averla visitata, le avrebbe ordinato il raschiamento “perché il feto – ha detto il medico alla donna – ormai è morto, anzi ne potrebbe andare di mezzo la sua salute”. Quindi, ordina subito il ricovero per il giorno successivo per l’intervento. Ma la signora sentendosi bene e non avvertendo alcun malore, per precauzione si è rivolta al suo ginecologico di fiducia per un ulteriore accertamento.
Il medico di fiducia, dopo averla visitata e dopo averle fatto l’ecografia, le fa vedere che il bambino è sano come un pesce e il suo cuore batte, come meglio non può fare. La futura madre, che aspetta il suo primo bambino, passa dalla disperazione più cupa della mattina al paradiso del pomeriggio, decidendo di rivelare l’incredibile storia, di cui è stata vittima.
La giovane casalinga, dunque, rischiava di perdere il proprio bimbo per un errore di malsanità.
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