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Una donna di 28 anni si è incatenata questa mattina davanti al Tribunale per i minorenni di Potenza, per chidere di riavere la potestà esclusiva del figlio, un bambino di sette anni affidato al padre, residente a Milano.
La donna si è detta «esasperata», poichè «oltre alla lontananza, lui mi impedisce di vedere il piccolo»: il bambino, ha aggiunto, «è stato riconosciuto solo in un secondo momento dal padre, e ora lui lo vuole tutto per sè e gli dice di non chiamarmi nemmeno ‘mamma’». Il bambino, in un primo momento, era stato affidato alla madre, che a sua volta avrebbe negato al padre il diritto di vederlo. Il padre, dopo un ricorso al Tribunale, due anni fa ha ottenuto la potestà esclusiva, confermata anche in secondo grado.
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