3 minuti per la lettura
Passa in consiglio comunale il riequilibrio di bilancio a seguito di un accorato intervento del sindaco, Demetrio Arena, dal quale emerge che la maggioranza di centrodestra è compatta e allo stesso tempo turbata per la vicenda legata ai conti e per le due relazioni, una del ministero e l’altra della Procura che muovono rilievi sull’andamento delle casse negli ultimi anni, quelli dell’amministrazione di Giuseppe Scopelliti.
E’ così che il centrodestra decide di presentare un emendamento in cui si decide «la convocazione di una seduta specifica qualora dovessero emergere riflessi sul bilancio correlati alle due relazioni». Chi attacca e pone pregiudiziali è il centrosinistra, che chiede al sindaco di presentarsi in aula con un documento di giunta (è la prima volta che non accade, il riequilibrio è firmato da Arena) e la sinistra chiede pure che siano consegnate le due relazioni a tutti i consiglieri. Il Pd con la lista civica Energia Pulita per tal motivo abbandona l’aula. Pur avendo affermato che voterà contro, va dal prefetto, poi torna in consiglio e riabbandona i lavori. Il polo civico con Peppe Bova vota pure contro il riequilibrio, ma si astiene sulle due pregiudiziali dell’opposizione: «Il nostro fine non è sciogliere il consiglio comunale». Bova chiede ad Arena di chiarire, col consuntivo, con le controdeduzioni al ministero. Il primo cittadino si appassiona nell’intervento finale, quello in cui si appella al voto: «Io non so quale sia il disavanzo, perché le due relazioni vanno studiate, sono arrivate in questi giorni, potete controllare. L’operazione verità, la verifica dei conti, la faremo con il consuntivo. Io oggi mi appello al senso di appartenenza alla città: io vorrei si ragionasse insieme». Ma non ce la fa Arena a non lamentare degli attacchi, a suo dire, strumentali di questi giorni e attacca il Pd: «Volete solo distruggere. Ormai è come se si fosse aperta la caccia all’agnello e si cerca di fare presto, prestissimo, perchè non si può perdere tempo, altrimenti, se si supera l’ostacolo, l’agnello salta, fugge, va via, la fa franca».
Arena chiede di estirpare l’odio, fa ancora riferimento all’emergenza sociale, quella di chi protesta perchè non pagato e per la prima volta ricorda che anche Scopelliti, già sindaco: «le società miste le ha trovate al Comune». Sono soprattutto le miste, Acquereggine, Multiservizi, Leonia che non ricevono lo stipendio a protestare in questi giorni.
Ma il centrosinistra va giù duro sul documento di riequilibrio di bilancio che ritiene falso: «non tiene conto delle relazioni, quella del ministero e della Procura e non è passato all’esame della giunta», è questa la posizione di Massimo Canale, il portavoce di Pd e della lista civica Energia Pulita.
Il primo cittadino non ci sta. Va avanti con i suoi consiglieri di maggioranza. Il candidato a sindaco del centrosinistra, Massimo Canale rincara la dose: «La città chiede giustizia e il sindaco sbaglia a stigmatizzare chi protesta solo perchè non ha garantito lo stipendio, la colpa di tutto questo va attribuita a chi questo sistema lo ha creato, prima con le società miste e poi con i festini sul lungomare». Per il centrosinistra insomma l’atto stesso del riequilibrio è falso, contro legge. E Canale chiede anch e certezza sul presunto buco in bilancio: «È 72, 80, 170 milioni?, non si può votare il riequilibrio e far finta di niente. In realtà dovete aumentare le tasse, noi non vogliamo lo scioglimento del consiglio comunale, il dissesto invece potrebbe fare trasparenza, non serve una conferenza stampa». L’opposizione a dire il vero è compatta, anche se su tesi diverse. Idv, attraverso il rappresentante, Aldo De Caridi vota contro e fuori dal palazzo in una conferenza stampa annuncia che si costituirà parte civile nel processo, quando ci sarà, del caso Fallara. Il polo civico invece, pur votando contro, chiede chiarimenti in fase di consuntivo: «Solo in quel momento si saprà se la strategia usata per far fronte al disavanzo è valida».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA