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Ieri pomeriggio il gup di Cosenza, Lucia Angela Marletta, ha inflitto la condanna a 16 anni, con la formula del rito abbreviato, a Nicola Sorgato (nel riquadro a destra), 50 anni di Bologna, per l’omicidio della compagna Tiziana Falbo (nel riquadro), 37 anni compiuto il 14 novembre dello scorso anno, all’interno di un appartamento di Montalto Uffugo, dove i due convivevano. Sorgato strangolò prima e colpì poi la giovane donna in bocca con un cacciavite. Dopo l’omicidio l’uomo è fuggito verso Bologna, dove però è stato fermato per un normale controllo dalla Polizia Stradale. Agli agenti confessò subito l’omicidio.
Delusi i familiari della vittima, che si aspettavano la pena massima per chi ricorre all’abbreviato, ossia 30 anni, ma sarebbe stata esclusa l’aggravante dei futili motivi. Secondo il legale della famiglia della vittima, il rapporto tra Sorgato e Falbo era ormai fortemente indebolito e logoro, causa situazione economica disastrosa, continui lamenti del Sorgato per la sua asserita malattia (problema alle articolazioni), e per il pericolo di pignoramento da parte dell’ex moglie per il recupero da parte della stessa degli arretrati non corrisposti per il mantenimento della figlia; e ancora tra la cause, la voglia di Tiziana di sposarsi e avere dei figli, non corrisposta ed anzi ostacolata dal suo compagno. Infine il forte carattere prepotente e di sopraffazione dell’omicida sulla vittima. Quella domenica, il tutto pare sia nato da una frase pronunciata dalla donna al compagno ossia: «Sei un uomo ridicolo…».
Quella frase avrebbe scatenato la reazione omicida di Sorgato che dopo aver compiuto il gesto tentò, disse all’epoca dei fatti, di rianimare la donna, ma invano. Poi si cambiò d’abito e scappò in auto alla volta di Bologna.
Pienamente accolta dunque, la richiesta del pubblico ministero Giuseppe Casciaro, che aveva appunto chiesto 16 anni di reclusione e il riconoscimento delle attenuanti equivalenti alle aggravanti. Il gup ha poi dichiarato Sorgato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, disponendo che, dopo aver scontato la pena, lo stesso venga sottoposto alla libertà vigilata per tre anni. La sentenza sarà depositata tra 90 giorni.

«Sei ridicolo»

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