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di Piero Quarto

«CI DISPIACE perchè si poteva vincere a Castelletto, ma almeno si è vista una reazione nella fase finale della partita.
E’ il punto più importante della partita, anche se dobbiamo riuscire a trovare continuità per tutti i 40 minuti di gioco e non solo giocare a sprazzi».
Il capitano della Bawer, Cristiano Grappasonni analizza così la sconfitta subita domenica sera a Castelletto dalla formazione materana in una partita troppa alterna, in cui le insicurezze della formazione materana sono nuovamente emerse in maniera evidente. Proprio la prima parte di gara, poco incisiva in particolare in attacco, è stato il vero tallone d’achille di un Matera che sul finale, dopo aver prodotto il massimo sforzo, un parziale di 11-0 e l’aggancio nel punteggio non ha avuto, poi, la forza di mettere in campo il colpo decisivo, quello necessario per mandare ko gli avversari.
«Purtroppo sappiamo che non si deve arrivare in quelle condizioni all’ultimo minuto, quel gioco solo a sprazzi è ciò che particolarmente bisogna eliminare in questo momento. La difesa? Direi, a vedere anche il punteggio che abbia funzionato bene. C’è stata qualche disattenzione soprattutto nel momento in cui gli avversari cambiavano difesa e noi non siamo stati pronti ad adeguarci. Ma nel complesso le cose sono andate bene, c’è più da migliorare in attacco dove abbiamo alterne buone iniziative ad alcune situazioni troppo individuali, abbiamo in qualche caso ripetuto», spiega ancora Grappasonni, «gli errori fatti contro Perugia. L’attacco in questo senso è da rivedere, dobbiamo riuscire ad alzare i ritmi, a non tenere ferma la palla, a falla girare con maggiore velocità. Quando ci siamo riusciti a Castelletto si è visto un buon Matera che può lasciare speranzosi per il futuro».
Nell’analisi delle cause, mentali o fisiche, di questa sconfitta Grappasonni ha pochi dubbi ed idee molto chiare: «il nostro problema in questo momento credo sia mentale, ci serve più sicurezza e gioco di squadra in alcune situazioni ben individuate. Fisicamente la situazione è in miglioramento, a Castelletto stavamo meglio rispetto a Perugia. Del resto la reazione finale è la conferma principale di questo stato di cose, dovremo essere in grado di fare sempre così.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? La reazione avuta mi porta a pensare che un passettino in avanti l’abbiamo fatto, certo sotto il profilo della continuità e della circolazione del gioco d’attacco abbiamo ancora da migliorare e lavorare molto».
La Bawer in questa situazione deve guardare necessariamente avanti e le prossime due sfide domenica 9 e giovedì 13 ottobre contro Omegna e Capo d’Orlando, due tra le più ambiziose formazioni del torneo.
«Giocare contro squadre di così grande prestigio è sempre molto stimolante e questo sarà anche con Omegna. Noi sappiamo di doverci riscattare, abbiamo una rabbia che aumenta dopo l’ultima sconfitta ed una grande voglia di far bene. Possiamo battere tutte le avversarie anche perchè questo è un campionato molto equilibrato. Giocheremo le prossime due sfide in casa con la voglia di prenderci i quattro punti in palio».

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