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Il coordinamento regionale allevatori podolici ed ovicaprini della Calabria ha annunciato una manifestazione programmata per lunedì 3 ottobre a Catanzaro per protestare contro l’Assessorato alla Sanità.
«Singolari – si legge in una nota – le motivazioni della protesta, giacchè stavolta non si rivendicano finanziamenti o posti di lavoro, e dunque spese, ma paradossalmente la possibilità di far risparmiare centinaia di milioni di euro alla collettività. Gli allevatori protestano infatti per la mancata concessione dell’utilizzo del vaccino antibrucellosi, così come avviene in tutte le altre regioni d’Italia, ed in tutte le nazioni del mondo.
Vaccino che – si sottolinea – risolverebbe, una volta per tutte, il problema della brucellosi in Calabria, al costo a carico degli allevatori di soli 3,50 euro per fiala, contro gli oltre 400 euro a capo a carico della disastrata sanità calabrese, generati dall’attuale ed inefficiente sistema dell’abbattimento. In altri termini, – scrive l’associazione – si chiudono oggi gli ospedali in nome del paventato risanamento dei conti pubblici, mentre invece, in zootecnia, si continuare a sperperare allegramente in nome di chissà quali interessi nascosti.
Gli allevatori calabresi non intendono più essere oggetto pedissequo di tali giri economici sotterranei, e dunque protestano per l’ottenimento del vaccino, che azzererebbe immediatamente la brucellosi, tutta e solo politica, della regione calabrese. La brucellosi – conclude la nota – esisterà infatti in Calabria, solo e fintanto che ai burocrati maneggioni regionali interesserà farla esistere».

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