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Una pattuglia del Corpo Forestale dello Stato di Spilinga (Vv), nell’ambito di servizi di controllo del territorio atti a prevenire lo smaltimento e la gestione illecita di rifiuti, durante un giro di perlustrazione, ha intercettato e intimato l’alt ad un autocarro che stava percorrendo la Strada Provinciale n. 22, nei pressi dell’abitato del Comune di Ricadi.
Gli Agenti ispezionato il veicolo fermato, hanno trovato all’interno del cassone posteriore un quantitativo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi stimato in oltre mezza tonnellata. Un vero e proprio ricettacolo di immondizia di ogni genere tra cui materiale proveniente da demolizione, rottami ferrosi, materie plastiche, vernici, solventi, scarti di materiale adoperato nell’attività edilizia e tanto altro ancora.
I due fermati, F.A. e B.G., entrambi operai, residenti rispettivamente a Ricadi e Tropea, dopo essere stati sottoposti a controllo, non hanno esibito alcuna documentazione sull’origine, il tragitto e la destinazione dell’ingente carico inquinante. Ulteriori indagini hanno evidenziato che gli improvvisati trasportatori non erano peraltro muniti di alcuna autorizzazione per lo svolgimento di tale tipologia di attività, non essendo iscritti all’albo nazionale dei gestori ambientali. Ciò ha fatto scattare immediatamente il sequestro penale del carico di rifiuti e del veicolo, che sono stati affidati in custodia giudiziaria al legittimo proprietario dell’automezzo, un imprenditore edile la cui posizione, in merito alla vicenda, è ancora al vaglio degli inquirenti del CFS. La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha convalidato il sequestro operato dal CFS di Spilinga, iscrivendo i due operai nel registro degli indagati che dovranno ora rispondere del reato di trasporto illecito di rifiuti speciali.
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