X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

Sono dieci giorni che non si hanno più notizie di Marco Puntorieri, disoccupato di 41 anni, ritenuto vicino alla cosca Libri-Zindato di Cannavò, non si hanno ormai più notizie. Da qualche anno uscito da galera, e sulla sua scomparsa si ipotizza un caso di lupara bianca. Il fratello Orazio, Lsu del comune di Reggio Calabria, è stato ucciso nel 2008 in un vicolo di Arangea, quartiere a Sud del capoluogo (in foto la vittima).
Il 16 settembre scorso una pattuglia della Polizia provinciale, che stava effettuando dei controlli sul territorio, ha ritrovato una Renault Kangoo nei pressi del torrente Armo, nella zona sud di Reggio Calabria. Il veicolo abbandonato e con le chiavi inserite nel cruscotto appartiene a Marco Puntorieri. Per tre giorni il cellulare dell’uomo resta muto e di lui si perdono le tracce e il 19 settembre scorso la moglie dell’uomo si è presentata ai carabinieri per sporgere denunciare la scomparsa del congiunto.
Scattate le indagini, gli investigatori hanno cercato di ricostruire gli ultimi spostamenti e gli ultimi contatti dell’uomo prima di svanire nel nulla. Non è escluso che Puntorieri sia stato vittima di un tranello ma per ora anche questa è solo un’ipotesi, come quella di un ennesimo caso di lupara bianca.
Per gli investigatori l’uomo gravita negli ambienti dell’organizzazione del gruppo Libri-Zindato. Puntorieri venne arrestato il 18 marzo del 2002 a seguito dell’operazione “Casco”. Un’indagine considerata di assoluta importanza perchè aveva inquadrato e analizzato le dinamiche criminale della zona sud della città, in particolare dei locali di ‘ndrangheta di Modena e Cannavò, feudo della cosca Libri, capeggiata da Domenico “Mico” Libri. La scomparsa di Marco Puntorieri resta per ora un giallo.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE