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“Era il marzo del 2008 quando da me venne il dirigente Bove, persona di mia stretta fiducia e mi disse: dottor Sigillito abbiamo un grave problema a Fenice, e mi mostra le analisi. Leggo velocemente e scorgo subito 7 o 8 parametri fuori norma. Colpisce subito la mia attenzione il mercurio in eccesso. A questo punto a Bove chiedo il raffronto con i dati di monitoraggi precedenti. E lui secco m’informa che non esistono. Sbigottito esclamo: ma tu che cazzo dici? Direttore mi scusi il termine ma la frase fu proprio quella”.
Vincenzo Sigillito (in foto), geologo e ricercatore universitario, defenestrato dalla politica come capo assoluto dell’Arpab accetta di parlare del giallo dei dati scomparsi di Fenice con il Quotidiano per dare la sua verità o meglio ‘Vangelo’ come lui lo definisce accompagnandosi anche a sette faldoni di
carte e delibere che porta sotto il braccio.

Leggi il seguito dell’intervista sull’edizione odierna del
Quotidiano della Basilicata

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