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POLICORO – La notizia è di quelle che farà sorridere qualcuno, non certo i tanti proprietari di palme della famiglia “Cariensis”, che a Policoro stanno assistendo inermi (e in molti casi inconsapevoli) alla distruzione delle piante ad opera del famigerato “Punteruolo rosso”.
Infatti, le larve del parassita-killer, divenuto celebre grazie a una recente campagna stampa della trasmissione giornalistica “Striscia la notizia”, sono state individuate in diverse piante dalla zona lido ed alla periferia nord della città jonica. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale Giuseppe Ferrara (Casa dei moderati), che sabato scorso si è insospettito vedendo uno strano giallore nelle palme del suo giardino, solitamente curate con la massima attenzione dal suocero.
«Ho immediatamente allertato un mio conoscente esperto di piante -racconta Ferrara al Quotidiano- ed insieme abbiamo iniziato a sfoltire la pianta fino al nucleo centrale. Lì la sorpresa di trovare tutto il tronco progressivamente marcio, con un sinistro rumore di masticazione, simile a quello delle tarme del legno, ma molto più forte. Nel tronco c’erano larve molto grosse (due esemplari sono ritratti nell’immagine qui a destra ndr). Il pericolo c’è -prosegue Ferrara- perchè l’insetto che si è visto a Striscia non è quello effettivamente più periocoloso, in quanto si limita a volare sulla sommità della pianta e depositare le uova da cui poi fuoriescono le larve, che iniziano a mangiare voracemente dall’alto in basso, fino a distruggere tutto. Io ho dovuto bruciare le mie palme anche per evitare il propagarsi del parassita, in quanto ho appreso che, ad oggi, non ci sono altri rimedi. Si potrebbe solo fare un trattamento di profilassi, che sarebbe piuttosto costoso e allontanerebbe comunque il parassita solo per una decina di giorni». Il consigliere ha segnalato la notizia anche all’assessore comunale all’Agricoltura, Saverio Carbone, e insieme hanno pensato alla costituzione di una sorta di gruppo scientifico, che fornisca supporto specializzato a quanti sospettino di avere delle piante infette. Comunque, sembra che moltissime palme in città siano già state attaccate dal Punteruolo. Originario dell’Asia sudorientale e della Melanesia, dove è responsabile di seri danni alle coltivazioni di Cocos nucifera, il Punteruolo rosso è arrivato gli Emirati arabi negli anni Ottanta, attraverso esemplari di palme infette, da qui si è diffusa in Medio Oriente (segnalata in Iran, Israele, Giordania e Territori palestinesi) ed in quasi tutti i Paesi del bacino meridionale del Mar Mediterraneo. La prima segnalazione in Italia è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia che aveva importato delle piante dall’Egitto; nel 2005 viene segnalato in Sicilia e quindi in veloce diffusione verso il Nord della penisola: arriva in Campania, Lazio e è infine anche in Liguria, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata.
Antonio Corrado
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