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di GASPARE STUMPO
Un sistema intermodale come elemento complementare in grado di collegare i comuni a sud del capoluogo al tracciato Cosenza-Unical. All’indomani dell’incontro giudicato positivo fra gli amministratori del Savuto e il sindaco della città bruzia, Mario Occhiuto, la proposta di prolungamento della metropolitana leggera attraverso l’ottimizzazione della tratta delle Ferrovie della Calabria è stata alla base di una riunione operativa che, oltre ai sindaci della zona, ha segnato la presenza dell’assessore regionale Giacomo Mancini e del responsabile unico del procedimento, Luigi Zinno. L’obiettivo è l’utilizzo dei fondi legati ai Programmi Integrati di Sviluppo Locale (Pisl) per l’adeguamento e il potenziamento della tratta ferrata compresa tra Cosenza e Rogliano, a vantaggio della mobilità locale. Un progetto capace di fornire garanzie di sviluppo, in particolare per i centri storici, l’area industriale e la rete dei servizi. Lo ha ribadito il sindaco di Rogliano, Giuseppe Gallo, che ha ringraziato sia l’assessore regionale al Bilancio che il sindaco di Cosenza «per la grande opportunità che viene data al territorio». I Pisl possono determinare infatti una svolta positiva nel rapporto fra centro e periferia, innescare sinergie su base economica, migliorare la qualità della vita dei cittadini, creare occasioni di lavoro durante il periodo di realizzazione dell’opera. «Il progresso – ha ribadito Gallo – passa per l’implementazione di sistemi avanzati e per gli investimenti mirati all’ammodernamento delle infrastrutture». Mancini ha espresso soddisfazione per l’azione dell’amministrazione regionale guidata da Giuseppe Scopelliti, «che – ha spiegato l’assessore – attraverso il lavoro del dipartimento sulla programmazione dei fondi europei è riuscita a sbloccare quattrocento milioni di euro a sostegno dei Pisl». Contraddistinto da lungo un dibattito tecnico e politico, il progetto di metropolitana leggera di superficie dovrebbe trovare definizione entro il dicembre 2011. «Ritengo – ha evidenziato Giacomo Mancini – che finalmente, dopo tanto parlare abbiamo una occasione importante per produrre fatti concreti». Mancini ha ribadito che i tempi della metropolitana leggera sono stretti. «Nel Savuto – ha continuato l’assessore regionale – lo strumento dei Pisl può essere utilizzato per rafforzare il grande sistema di mobilità per l’area urbana cosentina. Infatti può prevedersi il prolungamento dell’opera che l’amministrazione Scopelliti ha già finanziato. E, però, se si blocca Cosenza – ha aggiunto l’assessore Mancini – perde anche di valenza il collegamento per il Savuto, di conseguenza bisogna procedere con determinazione e senza indugio. Il bando dei Pisl è partito il primo settembre scorso e scadrà il prossimo 12 dicembre 2011. Il vostro obiettivo – ha concluso Mancini rivolgendosi ai sindaci – potrà quindi essere raggiunto solo se non si perderà tempo e se parteciperete insieme, cooperando, restando coesi, puntando su una grande opera comune e incalzando coloro che hanno dubbi e perplessità sul progetto della metro leggera di Cosenza». L’idea dell’assessore Mancini è quella di mantenere il tragitto originario sul viale Parco: in quest’ottica la connessione con il Savuto si realizzerebbe con un collegamento tra il tracciato ferroviario che arriva fino a piazza Matteotti e i binari della metro che partirebbero dai “Due fiumi”. VALLE DEL CRATI. Intanto, ad un altro Pisl con obiettivo il collegamento con la metro leggera di Cosenza e Rende sta pensando anche l’Unione di Comuni Kratos, che comprende le amministrazioni della Media Valle del Crati. Nell’ultima assemblea, che ha eletto presidente il sindaco di Lattarico, Gianfranco Barci, i sindaci – si legge in una nota – hanno condiviso «le perplessità sollevate dal sindaco di Cosenza, e immediatamente condivise dal Comune di Montalto Uffugo, sui limiti funzionali dell’opera». I sindaci del Kratos «ritengono indispensabile che la linea metropolitana – conclude la nota – preveda la realizzazione di opere integrative per il collegamento veloce su ferro a servizio dell’urbanizzato territorio della valle del Crati».
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