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E’ dedicato a Francesco Azzarà l’incontro nazionale di Emergency che, per il terzo anno consecutivo, si tiene a Firenze. L’appuntamento ha preso il via ieri e terminerà domenica. La decima edizione della manifestazione è stata presentata in Palazzo Vecchio da Cecilia Strada, presidente di Emergency. «Non abbiamo niente da festeggiare – ha detto -, siamo angosciati per il nostro logista rapito in Darfur il 14 agosto. La nostra speranza è avere la bella notizia e che possa essere qui con noi per festeggiare davvero». «Di Francesco non abbiamo notizie – ha detto Cecilia Strada – né quelle che si possono dire e purtroppo nemmeno quelle che non si possono raccontare. Siamo ancora senza novità e non ci resta che essere fiduciosi. Le autorità sudanesi stanno seguendo costantemente il caso e anche noi, facendo di tutto e di più, stiamo distribuendo volantini in arabo con la foto di Francesco anche dei mercati della regione per dire chi è e cosa fa. Aspettiamo. Speriamo di poter avere presto la bella notizia e magari di vederlo alla festa di Emergency qui a Firenze».
Lo stesso augurio lo fa il sindaco di Firenze Matteo Renzi: «Spero di vederlo presto, anche se sarà difficile».
La presidente di Emergency ha ricordato anche che Firenze è stata la prima città ad esporre fuori dal Comune lo striscione “Liberate Francesco”, seguita poi da altre città, soprattutto in Calabria.
L’incontro di Firenze, al quale parteciperà il fondatore di Emergency Gino Strada, proporrà sei giorni di conferenze e dibattiti per raccontare attività e progetti futuri di Emergency. Ma non mancheranno musica, mostre e spettacoli: fra gli ospiti Stefano Bollani, Erri De Luca, Fiorella Mannoia, Elio e le Storie Tese, Serena Dandini. Tra i vari incontri, che si svolgeranno al Palacongressi, al teatro Verdi e al MandelaForum, ci sarà oggi un dibattito con Renzi, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e Gad Lerner.

LA PROVINCIA DI REGGIO: “COSTRUIRE UNA SCUOLA IN DARFUR”
L’amministrazione provinciale di Reggio Calabria è impegnata per riportare a casa Francesco Azzarà, scompraso da 23 giorni. L’ente ha approvato all’unanimità un documento nel quale si chiede con forza la liberazione del giovane.
Il vicepresidente dell’assise, Giovanni Verduci, già sindaco proprio del comune di residenza del giovane mottese si è fatto quindi interprete del sentimento di unanime trepidazione avvertito dalla popolazione ed ha assunto il compito, come recita la deliberazione, di assumere ogni iniziativa utile ed efficace a sostegno di una immediata liberazione dell’operatore di Emergency, Francesco Azzarà. Tra i compiti che il consiglio provinciale si è dato in merito alla delicata vicenda anche “quella di effettuare i dovuti passaggi istituzionali nei confronti degli Organismi nazionali ed internazionali finalizzati all’avvio di concrete iniziative – ritenute più opportune – mirate alla immediata liberazione di Francesco Azzarà ed alla necessaria ininterrotta informazione sugli sviluppi delle trattative in corso organizzate dal Ministero degli Affari Esteri”.Tra i gesti di apertura, sembra che l’amministrazione provinciale abbia intenzione di attuare un progetto importante che riguarda l’apertura di una scuola proprio nel Sud del Darfur.

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