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Si è costituito formalmente il comitato «Francesco libero», composto da amici, parenti e conoscenti di Francesco Azzarà, l’operatore di Emergency rapito a Nyala, sud Darfur, il 14 agosto scorso. Il comitato ha sede a Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, luogo di residenza di Francesco, ma può già contare sul sostegno di numerosissimi supporters che vivono, lavorano o studiano in Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, senza dimenticare i contatti con la Francia, la Spagna, l’Olanda, l’Argentina, gli Stati Uniti e il Sudan.
Obiettivo del comitato è chiedere insistentemente la liberazione di Francesco Azzarà, sensibilizzare l’opinione pubblica, tenere alta l’attenzione sul rapimento dell’operatore di Emergency, sostenere la famiglia in questo particolare momento e incalzare tutte le autorità competenti affinchè massimo sia il loro impegno per far tornare a casa Francesco, nel più breve tempo possibile.
Per fare questo, il comitato intende organizzare manifestazioni, coinvolgere le associazioni del territorio, confrontarsi con le istituzioni e con Emergency, collaborare con la famiglia Azzarà, coordinare, promuovere e amplificare tutte le iniziative già in essere, predisporre un piano di comunicazione adeguato. Dopo il successo e l’emozione suscitata dalla fiaccolata organizzata il 18 agosto (quasi quattromila persone che, in silenzio, hanno manifestato la propria solidarietà e vicinanza a Francesco) è partita una campagna di comunicazione attraverso i social network, sms, mail e passaparola.
Oggi il comitato «Francesco libero» può contare su un gruppo facebook con quasi dodicimila iscritti, una sede reale, in piazza Borgo a Motta San Giovanni, ed una virtuale sul sito internet www.francescolibero.it. Il Comitato, disponibile ad accogliere suggerimenti e consigli, promuoverà in tempo utile ogni iniziativa programmata.
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