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Condanna unanime di una strategia aziendale che sembra orientata verso lo smantellamento del trasporto su gomma nel Vibonese e impegno sinergico a sostenere le rivendicazioni dei circa 70 lavoratori che rischiano di essere trasferiti a Catanzaro, preservando contestualmente i servizi di trasporto pubblico sul territorio. Provincia e Comune di Vibo Valentia entrano nella vertenza che da qualche giorno vede la mobilitazione dei dipendenti di Ferrovie della Calabria, che protestano contro la decisione della società di cedere il ramo aziendale del trasporto su gomma alle municipalizzate di Catanzaro, Cosenza e Palmi. ù
Questa mattina, dunque, il presidente Francesco De Nisi e il sindaco Nicola D’Agostino hanno incontrato i lavoratori riuniti in assemblea permanente nel terminal bus vibonese, per analizzare la situazione e valutare possibili soluzioni. In apertura della riunione, De Nisi ha stigmatizzato duramente la strategia aziendale, paventando il depauperamento dei servizi di trasporto pubblico.
«Non è ammissibile che una società finanziata con soldi pubblici decida unilateralmente di penalizzare un’intera provincia, attraverso quello che sembra un vero e proprio smembramento dell’azienda – ha affermato De Nisi -.
L’assorbimento nella municipalizzata di Catanzaro del trasporto su gomma, infatti, determinerà gravi conseguenze per il Vibonese. Ecco perchè siamo qui insieme, senza distinzioni di colore politico, nell’esclusiva volontà di salvaguardare il territorio ed i diritti dei cittadini». Concetti rimarcati dal primo cittadino della città capoluogo, che ha parlato di «un illogico spezzatino aziendale».
Un confronto a tutto campo, coadiuvato dai sindacalisti presenti (Sergio Pititto per la Cisl e le rappresentanze di base), che ha prodotto alcune proposte concrete. Innanzitutto, la possibilità di costituire una società municipalizzata per il trasporto pubblico su base provinciale, assecondando in questo modo l’orientamento di Ferrovie della Calabria senza penalizzare il Vibonese. Inoltre, sempre nella prospettiva di replicare con i fatti alle motivazioni della azienda, che giustifica le proprie scelte con la necessità di tagliare i costi eccessivi legati alla manutenzione dei mezzi, Provincia e Comune si sono detti pronti a contribuire per l’allestimento di una officina meccanica nella zona industriale della città capoluogo. Infine, non è stata esclusa neppure l’ipotesi del commissariamento della società, da sollecitare direttamente al ministero dei Trasporti. «In ogni caso non vi lasceremo soli in questa battaglia – hanno concluso gli amministratori vibonesi rivolgendosi ai lavoratori – dalla quale dipende anche la quantità e la qualità dei servizi di trasporto pubblico per l’intero territorio».

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